Morto Meat Loaf: il suo album Bat Out of Hell tra i più venduti della musica rock
Si è spenta all’età di 74 anni l’icona del rock. Ottenne il Grammy per I’d Do Anything for Love
Il cantante americano Meat Loaf è morto a 74 anni. Lo riferisce un messaggio sulla sua pagina Facebook. La causa del decesso non è stata specificata.
“è con il cuore spezzato che annunciamo che l’incomparabile Meat Loaf è morto questa sera con la moglie Deborah al suo fianco”
MEAT LOAF: LA BIOGRAFIA
Marvin Lee Aday, conosciuto come Meat Loaf o Michael Lee Aday è nato a Dallas nel 1947. Cantante e attore statunitense nel 2001 cambiò legalmente il suo nome da Marvin a Michael. Era leader della band che porta il suo nome. Si sposò due volte: con Leslie Aday e Deborah Gillespie. Il cantante ebbe anche due figlie: Pearl e Amanda.
LA CARRIERA DI MEAT LOAF
L’esordio con il primo album Stoney & Meatloaf risale al 1971. Inizialmente il suo secondo rimane fermo per quattro anni: nessuno lo vuole pubblicare. Grosso errore tranne che per la casa discografica Cleveland International Records. Bat Out of Hell venderà oltre 40 milioni di copie. Recitò in oltre 50 film e spettacoli: tra questi Fight Club, Dr. House, Detective Monk, Glee, South Park e Pazzi in Alabama.
IL SUCCESSO
Nonostante alcuni inconvenienti, tra cui la bancarotta, raggiunse un successo notevole con la sua carriera di musicista e cantante, soprattutto grazie all’album Bat Out of Hell (scritto e composto da Jim Steinman), uno dei dischi più venduti della storia del rock.
Ha venduto oltre 14 milioni di copie solo negli Stati Uniti. Per il brano I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That) tratto dall’album Bat Out of Hell II: Back into Hell ottenne il Grammy Award per la migliore performance vocale. Meat Loaf sosteneva che il suo album più celebre gli aveva fatto guadagnare popolarità ma non soldi:
“Ho ricevuto assegni per 600 mila dollari per Bat Out Of Hell. Tutti gli altri hanno guadagnato milioni. Ricordo che io e Freddie Mercury ci scambiavamo le storie delle nostre sfighe, eravamo sempre più arrabbiati e maledivamo quei figli di puttana.
Ma non porto rancore all’industria discografica e nemmeno a mio padre. Era un alcolizzato fuori di testa e quando mia madre è morta mi è venuto addosso con un coltello. Ma molti bambini hanno storie simili, pensa a tutti i genitori che uccidono i figli. Sì, ero sconvolto da quello che ha cercato di farmi, ma poi sono tornato a trovarlo. Tutto è quello che è. Nel momento in cui inizi a portare rancore, la tua vita è rovinata”
MEAT LOAF: L’ICONA DEL ROCK TRA ANEDDOTI DRAMMATICI
Diversi sono stati gli aneddoti drammatici della sua vita. Diede un passaggio a un autostoppista che si rivelò essere Charles Manson, criminale statunitense. L’auto su cui si trovava venne sequestrata da un ufficiale dell’Fbi che doveva raggiungere l’ospedale dove stavano portando John F. Kennedy il giorno in cui fu ucciso. Un lancio del peso lo colpì alla testa. Cadde varie volte dal palco, ma niente di che rispetto a quando volò dal terzo piano. Gli fu diagnosticata la sindrome di Wolff-Parkinson-White.
Figlio di un’insegnante di scuola che lo ha cresciuto da sola dopo aver divorziato dal padre alcolizzato, un agente di polizia. Era ancora un adolescente quando sua madre morì e prese il soprannome di Meat Loaf, le cui presunte origini vanno dal suo peso alla ricetta preferita di sua madre (il polpettone).
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