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Mosca: «alcuni progressi» nei negoziati sulla guerra ucraina, cosa succederà nei prossimi giorni?

I primi progressi nei negoziati sulla guerra ucraina

Sembrano esserci alcuni progressi nei negoziati sulla guerra in Ucraina. A rivelarlo sono alcune fonti diplomatiche russe. Un primo vero squarcio di speranza dopo l’ennesima notte di bombardamenti sulle città ucraine, che hanno provocato nuove vittime tra i civili.

Mosca, intanto, ha annunciato un nuovo round di negoziati per domani ad Antalya, in Turchia. Si incontreranno i rispettivi ministri degli Esteri Serghei Lavrov e l’omologo ucraino Dmitry Kuleba.

Alcuni progressi nei negoziati sull’Ucraina

«Ci sono stati alcuni progressi nei negoziati per mettere fine il prima possibile allo spargimento di sangue insensato e alla resistenza delle forze armate ucraine». Queste le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante una conferenza stampa. Ha inoltre aggiunto che «l’operazione speciale russa non punta all’occupazione dell’Ucraina, alla distruzione delle sue istituzioni o al rovesciamento dell’amministrazione in carica». Anzi, «non ha nemmeno come obiettivo la popolazione civile».

Si apre uno spiraglio in questo quattordicesimo giorno di combattimenti in Ucraina. Dopo una notte di bombardamenti su diverse città, alle 9 di questa mattina è entrato in vigore il cessate il fuoco, previsto fino alle 21, per aprire i corridoi umanitari. Nonostante ciò, in mattinata le sirene aeree hanno risuonato a Kharkiv e a Vinnytsia.

Negoziati Ucraina: proposta di compromesso da Zelensky

Lunedì si era tenuto già il terzo round di negoziati tra Russia e Ucraina. Se dal fronte della diplomazia ucraina sono arrivate parole ottimiste di «piccoli sviluppi nel miglioramento della logistica sui corridoi umanitari», il fronte russo invece si è trovato in disaccordo. «Il nuovo incontro non è stato all’altezza delle nostre aspettative», ha fatto sapere il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky.

Negli ultimi giorni, tuttavia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto uno spiraglio verso il possibile compromesso con Putin. Infatti, ha fatto sapere che «su Crimea e Donbass possiamo discutere e trovare un accordo su come continuare a vivere». Ma, come ha fatto intendere, l’Ucraina non sarà mai disposta ad accettare l’ultimatum dal Cremlino.

Una proposta di compromesso e non una resa, ha sottolineato Zelensky, il quale ha comunque rifiutato il riconoscimento delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk e l’annessione della Crimea alla Russia. Molti dubbi rimangono comunque attorno alla volontà di Putin di trovare un punto di incontro. Finora ha chiuso ogni dialogo possibile, o è resa o è guerra.

 

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Editor: Susanna Bosio

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