Mourinho Allegri 1-0
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Mourinho Allegri 1-0

Il 9 che non c’è

Mourinho Allegri

Far virtù dei propri limiti, esplorarli, diffonderli. Jose Mourinho prepara–come spesso gli capita–la trappola perfetta, la ragnatela che per quasi 45′ blocca completamente l’azione bianconera.

L’impasse crea l’attesa dell’episodio, che sorride alla compagine capitolina con cinismo strabiliante. All’ottavo della ripresa Mancini spacca la porta difesa da Szczęsny con un diagonale preciso e forte che si infila all’angolo, mandando in visibilio il pubblico dell’Olimpico.

Quel gol che gli attaccanti della Roma faticano terribilmente a trovare una volta ancora viene realizzato dagli uomini del comparto difensivo. Fino a poco oltre il 70′ di gioco la Roma si schiera senza punte: Abraham prende il posto di Dybala al 73′ mentre Belotti subentra a Pellegrini a 5′ dal novantesimo.

Mourinho batte Allegri 1-0

Per oltre un’ora di gioco, dunque, la squadra del ct portoghese ostenta un falso nueve che più falso non c’è: Pellegrini, Dybala e uno spento Wijnaldum si avvicendano nell’ingrato ruolo che Mourinho ritaglia per loro.

Sono alternativamente chiamati a muoversi tra le linee difensive della Vecchia Signora, scompaginando le marcature dei 3 centrali bianconeri, a venire incontro nel fraseggio per migliorare la qualità del palleggio romanista e a rimpinguare il muscoloso centrocampo della Roma.

che con Matic e Cristante chiude perentoriamente gli spazi. Zazzaroni commenta per il Corriere dello Sport asserendo la «lucida follia» del tecnico romanista: al di là degli epiteti e dei contrasti giornalistici resta il verdetto del campo che dimostra ancora una volta la capacità di preparare il match come incontro secco, una voce alla quale Mourinho può dare ancora lezioni a tutti, pure ad un allenatore esperto e titolato come Allegri.

Per ora, dunque, allo smarrimento realizzativo dei propri attaccanti il tecnico ovvia con una soluzione estrema, certo impraticabile su tutti i campi, nondimeno vincente quando meno te l’aspetti.

Mourinho batte Allegri 1-0  Il centravanti assente

La Juventus arrivava nella Capitale forte di 4 vittorie consecutive, di una difesa arcigna al pari almeno di quella degli uomini in giallorosso (21 i gol subiti da quest’ultimi, 20 per i primi dopo ieri).

Allegri schiera un centrocampo altrettanto fisico ed attento a non lasciare margine alla fantasia dei trequartisti giallorossi, senza tuttavia attendersi di dover inseguire ben 3 giocatori della qualità di Dybala, Pellegrini e Wijnaldum. La partita ne soffre in termini di calcio giocato e ne guadagna in sottigliezze tattiche.

All’assenza reale degli attaccanti giallorossi risponde la solitudine di Vlahović, in balia dei 3 centrali giallorossi. Alle sue spalle si muove un ispirato Di Maria che tuttavia fatica a combinare con il centravanti serbo

Non per questo mancano le occasioni, anzi: la formazione torinese può recriminare ben più di quanto non desiderasse, con la bellezza di 3 “legni” colpiti ed un provvidenziale Rui Patricio che nega la gioia del gol ai bianconeri in più d’una occasione. Si noti bene che anche in questo frangente non sono gli attaccanti a portare i pericoli maggiori bensì, in successione Rabiot, Cuadrado e Danilo.

Ma si sa, il calcio è uno sport soggetto a leggi implacabili

Ma si sa, il calcio è uno sport soggetto a leggi implacabili ed il playbook dell’allenatore portoghese paga ancora una volta, omaggiando la tradizione dei tatticismi all’italiana nel migliore dei modi, tenendo stretto un risultato prezioso e rovesciando le funzioni demandate ai propri giocatori: gli attaccanti, infatti, entrano per difendere un risultato acquisito grazie alla bordata da fuori di un difendente.

Per il momento, Mourinho batte Allegri 1-0.

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