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Musei aperti in zona gialla: l’ipotesi nel nuovo Dpcm

Un possibile segnale di riapertura per la cultura

Nel nuovo decreto, in vigore dal 16 gennaio, si parla dell’ipotesi di riaprire parzialmente i musei. Ecco nel dettaglio cosa si sta discutendo in queste ore.

Musei aperti: rimarrà solo un’ipotesi?

Sta circolando dalla serata di ieri la bozza del prossimo Dpcm sulle misure restrittive da adottare già a partire da sabato 16. Al convegno online More Museum, organizzato dall’assessorato alla cultura del comune di Firenze, insieme col MUSE e il Museo del Novecento, Dario Franceschini ha affermato la volontà di riaprire i musei. Almeno nelle regioni gialle e nei giorni feriali. <<È un servizio ai residenti. È un primo passo, un segnale di riapertura>>, ha detto il Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

Sorge tuttavia spontaneo un dubbio: il decreto metterà probabilmente quasi tutta l’Italia almeno in zona arancione. Sebbene qualche regione resterà di colore giallo, alcuni luoghi addirittura in una possibile zona bianca, è improbabile che i grandi centri, quelli in cui sono situati la maggior parte dei musei, rientrino in queste ultime due categorie – anzi, colorazioni.

Pinacoteche, gallerie, spazi espositivi, sarebbero comunque pronti a riaprire. Attendono solo il via ufficiale, come accade già da mesi. Si sono adeguati ai protocolli di sicurezza sin dall’inizio, con misure di distanziamento e ingressi contingentati e controllati, ma si fa ormai fatica a dare tanto credito alle ipotesi, senza vederle scritte nero su bianco.

Le parole del Ministro della Salute sembrerebbero supportare quelle di Franceschini. Roberto Speranza ha infatti detto che i musei <<sono il luogo simbolico della cultura del nostro Paese ed è giusto che possano tornare a disposizione della cittadinanza>>.

Possibile riapertura musei: le reazioni dal mondo della cultura

Nel capoluogo toscano sia agli Uffizi che alla Galleria dell’Accademia si sta già lavorando in vista di sabato, seppure con qualche riserva, in attesa che venga confermato il provvedimento. L’assessore alla cultura di Firenze, Tommaso Sacchi, ha così commentato la notizia: <<La cultura, come la scuola, sono i pilastri di un Paese, la sua identità, la sua visione, la sua capacità di evolvere e di progredire, non vadano in pezzi>>.

musei aperti - gallerie degli uffizi
Musei aperti – Le Gallerie degli Uffizi si preparano in attesa della decisione ufficiale

Pare infatti abbastanza evidente come la cultura sia uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, su tutti i fronti. I suoi luoghi sono stati chiusi a marzo e hanno preso un po’ respiro solo durante l’estate e l’inizio dell’autunno, per poi essere di nuovo tolti alla cittadinanza.

Ad aver già annunciato la riapertura al pubblico è invece il MART di Rovereto. Il suo presidente Vittorio Sgarbi ha infatti affermato: <<la cultura è l’anima di un Paese. Da Rovereto un segnale forte al resto d’Italia. Soddisfazione per la decisione del Governo. La chiusura è stata una scelta sbagliatissima>>.

In attesa della decisione finale del Consiglio dei Ministri, resta da domandarsi una cosa. L’apertura dei musei si trasformerà finalmente in realtà, o sarà l’ennesima beffa a un settore vitale, per l’Italia e gli italiani, di cui troppo poco sembra importare ai piani alti?

Autore: Chiara Anastasi

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