Lifestyle

Nano è bello!

Nano è bello!. Ben lungi dall’essere sprofondati negli abissi del kitsch, fanno la loro ricomparsa i mitici nanetti da giardino. E non solo nei prati
In principio fu Philippe Starck. Ispirandosi ai nani in gesso che facevano mostra di sé lungo i viali dei giardini, creò per Kartell l’ormai celebre coppia di sgabelli/tavolini in plastica, Attila e Napoleone. Adatti sia per interni sia per esterni, i nanetti di Starck avevano finalmente trovato il modo di rendersi davvero utili: con quel solido ripiano appoggiato sulle braccia, affrontavano stoicamente il loro destino multiuso.

Chi li ha comprati non se n’è mai pentito, il design, anche se kitsch, è pur sempre un investimento, e pare che il Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino risparmiasse le creature dell’artista francese che avessero avuto il buon senso di ritirarsi per la notte. Il fronte è nato nel 1995, Attila e Napoleone sono invece del ’99, ma la nano-mania non si è estinta con il giro di boa del nuovo millennio.

Al contrario, il Fronte di Liberazione ha continuato nell’ombra la sua opera e i corsi e ricorsi della moda hanno finalmente deciso di rendere giustizia non solo ai simpatici amici di Biancaneve ma anche al loro habitat preferito: l’erba. Con tutti gli annessi e connessi. Ed è così che le borse e gli accessori griffati Chanel per questa primavera-estate sono prati inglesi in miniatura, morbidi e accoglienti, che danno rifugio a piccole creature dei boschi come fiori, insetti e, naturalmente, nani (da vedere sul sito web della maison).

Fiorucci

Che dire poi dell’ultima collezione lanciata da Fiorucci, che promuove i nanetti da semplice ornamento a vera e propria terapia affettiva? La linea si chiama Love Therapy, è ormai collaudata (grazie a un nutrito gruppo di vip dai sorrisi scintillanti che ha iniziato a sfoggiarla alcuni mesi fa) e propone t-shirt, biancheria intima e profumi riuniti in un kit dotato del magico potere di restituire il benessere a chi lo indossa (a partire da 49 euro). Unica avvertenza: bisogna crederci e bisogna lasciarsi conquistare dal sorriso timido del nanetto di turno.
Insomma, sarà che non se n’erano mai andati veramente, sarà che la moda estiva ha riscoperto il fascino british delle colazioni nel parco, ma i nanetti di ispirazione disneyana tornano alla grande su magliette, borse e accessori.

Ma non solo. Poiché il nano ama vivere immerso nella natura, c’è chi ha saputo coniugare esigenze diverse e ha finalmente democratizzato il principino dei boschi rendendola accessibile anche a chi non ha un giardino. Ora, infatti, per avere il proprio nano portafortuna, è sufficiente disporre di un terrazzo o, alla peggio, di una sola pianta.

Ci hanno pensato D – Garden e, ancora, Fiorucci, artefici di deliziose versioni in miniatura dei mitici nani in gesso, da infilare nel terreno grazie a un bastoncino (costano circa 8 euro l’uno). Con buona pace del Fronte.

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