Nensi Dojaka fashion designer
Moda

Nensi Dojaka è la vincitrice del LVMH Prize. La protégé di Alessandro Dell’Acqua conquista il mondo della moda

È stata da poco insignita di uno dei premi più prestigiosi della moda, ma Nensi Dojaka è un nome che riecheggia già da un po’ tra atelier, celebrities e red carpet. L’atelier è quello di N21 di Alessandro Dell’Acqua e le celebrities sono Rihanna, Emily Ratajkowski, Bella Hadid, Adwoa Aboah, Dua Lipa, Hailey Bieber, Sophie Turner e anche la cantante italiana Elodie

Bella Hadid durante gli MTV Video Music Awards 2020, indossa un abito di Nensi Dojaka
Bella Hadid durante gli MTV Video Music Awards 2020, indossa un abito di Nensi Dojaka

Chi è Nensi Dojaka?

Nensi Dojaka ha origini albanesi e come molti altri grandi designer, la sua carriera inizia al London College of Fashion. Conseguita la laurea, inizia a lavorare per Peter Pilotto e Fyodor Golan. Lancia la sua etichetta omonima nel 2017, prosegue gli studi con un master alla prestigiosa Central Saint Martins, debuttando ufficialmente sulle passerelle con la collezione graduate primavera/estate 2020. Si rivela da subito un talento promettente. Collabora con Ssense per la creazione di una capsule collection e viene inserita tra i talenti del Fashion East 2020. 

Dall’Inghilterra, il talento di Dojaka passa per l’Italia. Viene notata dallo stilista Alessandro Dell’Acqua, il quale la seleziona per la prima edizione del programma di mentorship lanciato in collaborazione con Tomorrow London. Grazie a questa iniziativa, i capi della giovane designer  vengono venduti in oltre 30 punti vendita in tutto il mondo. In poco tempo conquista il mondo della moda con trasparenze e asimmetrie.

Nensi Dojaka 2020
Nensi Dojaka 2020

Decostruire l’abito per costruire nuovi immaginari

Gli abiti di Nensi hanno uno stile inconfondibile che coniuga abilmente sensualità con un tocco di punk, il romanticismo dell’organza, delle velature e della pelle nuda, incontra tutta l’aggressività di tessuti con cut-out, sovrapposizioni , allacciature diagonali e scolli netti. Utilizza tessuti apparentemente dissonanti  mixando la georgette elasticizzata con il jersey finissimo e i tessuti sartoriali. Parola d’ordine: decostruire. La decostruzione strutturale dei suoi abiti è anche una decostruzione concettuale. Dojaka parla ad una donna libera e sicura di sé che non ha paura di apparire diversa e di andare oltre il preconcetto di un “bel vestito”. Sovverte il concetto stesso di sensualità, definendola come capacità di mostrarsi per come si desidera essere visti, piuttosto che solamente come gli altri ci vedono. Per la stilista, sensualità è libertà di essere e indossare ciò che si vuole, per questo l’erotismo di Dojaka non ha nulla a che vedere con la sessualità, con il corpo e con lo sguardo altrui. Traspare invece una nuova audacia che mette in discussione le etichette sociali ed -inevitabilmente- anche quelle della moda. 

In una veste del tutto contemporanea, ripropone l’estetica degli anni ’90 e, a ben vedere, ha raccontato di  di ispirarsi  a designer come Helmut Lang, Ann DemeulemeesterMcQueen e perfino lo stesso Alessandro Dell’acqua. Di questi, ammira soprattutto la capacità di assemblare elementi poetici per creare un effetto sovversivo.

Nelle sue creazioni, inoltre, non viene meno l’attenzione ai tessuti e alla qualità dei materiali. Infatti, il marchio Nensi Dojaka è prodotto in Italia e fin dal principio ha utilizzato materiali eco-friendly. 

Nensi Dojaka vince l’LVMH Prize 2021

A pochi mesi dal suo debutto ufficiale, Nensi Dojaka conquista anche il premio LVMH Prize 2021. Istituito nel 2013 dal colosso francese di Louis Vuitton e Moët Hennessy, il premio conferisce una sovvenzione di € 300.000 ($ 355.905) e un tutoraggio di un anno dai dirigenti del gruppo allo stilista emergente che si è distinto maggiormente nel corso dell’anno.

A competere con lei nella fase finale, Bianca Saunders, Charles de Vilmorin, Christopher John Rogers, Conner Ives, KidSuper’s Colm Dillane, Kika Vargas, Lukhanyo Mdingi e Rui’s Rui Zhou. Ma Dojaka si è distinta tra oltre 1.900 candidati provenienti da 110 paesi diversi. Per l’edizione del 2021, Dojaka ha convinto -per la prima volta con parere unanime- una temutissima giuria composta da personalità di spicco del mondo della moda come Kim Jones, Virgil Abloh, Stella McCartney, Marc Jacobs e Jonathan Anderson.

Il mini dress nero

La vittoria del premio, conferma un successo già avviato. Non a caso, la piattaforma Lyst ha inserito il mini abito nero di Dojaka nella classifica dei 10 prodotti più alla moda per il primo trimestre del 2021. Che i micro dress neri siano il nuovo oggetto del desiderio? È altamente probabile, ma siamo ben lontani dall’immaginario dell’aderente tubino nero di Hepburn disegnato da Givenchy. Adesso il petite robe noire si destruttura in un mix di forme e tessuti molto apprezzati dal pubblico. Rigorosamente in jersey, con delle trasparenze, vistosi spacchi, cut-out, scolli profondi, asimmetrie e porta la firma di Nensi Dojaka. In merito, il designer di Louis Vuitton e Off White Virgil Abloh ha dichiarato: «Il suo vestitino nero ci ha conquistati. Può essere un nuovo classico». 

mini dress Nensi Dojaka
mini dress nero

Nensi Dojaka presenterà la sua quarta collezione il 17 settembre durante la London Fashion Week, nel frattempo si prepara a firmare una nuova capsule collection con Alessandro Dell’Acqua e Alfredo Cortese di AC9 per la primavera-estate 2021/2022 di N21.

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