neoclassicismo
Dizionario Arte

neoclassicismo

Neoclassicismo. Il movimento dominante nell’arte e nell’architettura europea tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, caratterizzato dal desiderio di ricreare lo spirito e le forme dell’arte antica greco-romana.

Una delle caratteristiche del movimento è il rinnovato e più scientifico interesse per l’ antichità classica, che ebbe grande stimolo dalle scoperte di Pompei (dove nel 1748 iniziarono gli scavi) e di Ercolano; interesse che è anche considerato una reazione alla leggerezza e alla frivolezza estreme del rococò.

L’ordine, la chiarezza e la razionalità tipici dell’arte greca e romana erano in piena sintonia con le idee dell’illuminismo, e lo stile neoclassico poté vantare implicazioni morali oltre che estetiche, in particolare in Francia, dove è associato alla rivoluzione e a un desiderio di ristabilire i valori degli antichi romani nella vita civile.

Nei dipinti di David

È infatti nei dipinti di David, con la loro solennità antica, la semplicità delle forme e l’atmosfera di eroica severità che il neoclassicismo trova la sua più pura espressione, ma lo stile nacque ed ebbe il suo punto focale a Roma. Qui Mengs e Winckelmann furono a capo del movimento, mentre altri importanti esponenti di tutta Europa -tra cui Canova, Flaxman, ne Thorvaldsen -vi trascorsero una parte della carriera.

Anche molti artisti americani lavorarono a Roma, in particolare lo scultore Horatio Greenough, allievo di Thorvaldsen, infatti portarono lo stile neoclassico negli Stati Uniti.

Il neoclassicismo

Il neoclassicismo si caratterizzava per un rispetto di modelli riconosciuti che era preponderante rispetto all’espressione personale dei singoli artisti: perciò si prestava particolarmente a questo tipo di diffusione internazionale.

Il Settecento vide crescere sempre più la pubblicazione di sontuosi volumi illustrati sull’arte, l’architettura e le antichità classiche, e questo aiutò a diffondere gli ideali del movimento.

All’interno del neoclassicismo c’era tuttavia una notevole varietà stilistica; Angelica Kauffmann, per esempio, dipingeva in uno stile delicato e aggraziato che è lontano dalla severità di David.

Non è possibile delineare un confine preciso tra neoclassicismo e romanticismo

Inoltre non è possibile delineare un confine preciso tra neoclassicismo e romanticismo, anche se in qualche modo appaiono spiritualmente ai poli opposti.

Nel ravvivato interesse per l’arte antica, lo zelo archeologico poteva facilmente ispirare un desiderio nostalgico per una perduta età dell’oro, e il termine ‘classicismo romantico’ è a volte usato per caratterizzare un aspetto del neoclassicismo in cui l’interesse per l’antichità è tinto di sentimento romantico.

Infatti l’opposizione tra classici e romantici

Infatti l’opposizione tra classici e romantici (esemplificata per esempio da Ingres e Delacroix) fu sconosciuta prima del XIX secolo, e fu solo verso la metà del XIX secolo, in un momento in cui lo stile caratterizzato dalla riscoperta dell’antico era fuori moda, che fu coniata la parola ‘neoclassicismo’, in origine come termine spregiativo, a indicare mancanza di vitalità e di personalità.

Queste connotazioni negative sono rimaste fortemente ancorate al termine, e le ardenti aspirazioni dei fondatori del neoclassicismo sono state oscurate dal fatto che spesso il grande pubblico associa alla parola ‘neoclassicismo’ gli aspetti più decorativi del movimento -la ceramica Wedgwood, per esempio -piuttosto che i grandi capolavori di David e Canova.

Al neoclassicismo è legat0

Al neoclassicismo è legato, pur senza coincidere con esso, il revival greco, un fenomeno che si manifestò sia nella decorazione, come tendenza abbastanza superficiale ispirata ai motivi greci, sia in architettura, come movimento che esprimeva un nuovo interesse per la semplicità e la solennità degli antichi edifici greci.

Iniziò seriamente nell’ultimo decennio del Settecento ed ebbe il suo culmine tra gli anni Venti e Trenta dell’Ottocento. L’architettura greca divenne molto conosciuta in Occidente solo attorno al 1750-60, e nei primi tempi del neoclassicismo era considerata primitiva e pochi architetti pensarono di imitarla.

Una ripresa dello spirito del classicismo

Nel contesto dell’arte moderna il termine neoclassicismo è stato applicato a una ripresa dello spirito del classicismo negli artisti delle avanguardie tra la seconda e la terza decade del Novecento, che segnò un ritorno alla moderazione dopo un periodo di sperimentazione senza precedenti.

Altri termini per questo fenomeno comprendono ‘nuovo classicismo’, ‘revival classico’, ‘ritorno all’ordine’ e ‘richiamo all’ordine’ (quest’ultimo era anche il titolo di un libro di Jean Cocteau pubblicato nel 1926, Le Rappel à l’ordre).

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