Netflix blocco alla condivisione account
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Netflix, stop (per ora) al blocco alla condivisione degli account in Italia 2023

Netflix blocco alla condivisione account verso lo stop provvisorio, almeno in Italia.

L’azienda americana introduce il concetto di “posizione principale” e di “nucleo domestico” per la condivisione degli account per far fronte al calo drastico degli abbonati

Le regole per la condivisione degli account non cambiano per il momento in Italia, ma Netflix introduce il concetto di “nucleo domestico”. L’azienda americana ha deciso di sperimentare nuove politiche per combattere il fenomeno della condivisione degli account al di fuori del “nucleo domestico” in alcuni Paesi del mondo e nelle scorse ore si pensava che questo valesse anche per l’Italia e per l’Europa.

Netflix, stop al blocco della condivisione degli account

Nei giorni scorsi si è ipotizzato che Netflix da marzo prossimo avrebbe impedito l’accesso al servizio di streaming tramite diversi dispositivi e da luoghi diversi da quello che definisce che ora definisce “nucleo domestico”, definito come “un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione del titolare dell’account”. Le nuove politiche aziendali prevedevano, dunque, l’introduzione della cosiddetta “posizione principale” che bisogna impostare dalla propria tv connessa alla rete Wi-Fi di casa accedendo alle impostazioni del proprio account. Poi, il tracciamento dell’IP dei dispositivi che si connettono almeno una volta ogni 31 giorni a quell’account saranno considerati facenti parte dello stesso “nucleo domestico”.

Ora però Netflix fa marcia indietro, come riportato da Wired. “Per un breve periodo martedì è stato pubblicato un articolo sul Centro assistenza di altri paesi che conteneva informazioni valide solo in Cile, Costa Rica e Perù, che successivamente è stato aggiornato”, chiarisce l’azienda americana.

In ogni caso il fenomeno degli utenti non paganti che usufruiscono del servizio, stimati in circa 100 milioni di utenti su circa 230 milioni in totale, avrà vita breve. Netflix, infatti, ha già annunciato che “cercheranno di risolvere questa situazione” in un incontro con gli investitori.

“Ci sono persone che guardano Netflix ma non ci pagano, e prendono in prestito le credenziali di qualcun altro. Il nostro obiettivo è, nel corso di quest’anno, quello di risolvere questa situazione e di far passare molte di queste persone ad account a pagamento, oppure di fare in modo che il proprietario dell’account paghi per loro.

Abbiamo lavorato molto su questo aspetto cercando di portare avanti una sorta di sperimentazione ponderata per fare in modo che i nostri membri potessero dirci quali soluzioni funzionano per loro […] Siamo pronti a lanciarle nel corso del trimestre. Le scaglioneremo un po’ man mano che lavoreremo sui vari gruppi di paesi, ma le vedremo davvero nel corso dei prossimi due trimestri”, – ha detto il responsabile delle operazioni e del prodotto di Netflix, Gregory Peters.

È evidente che le ipotesi degli scorsi giorni, smentite oggi, non è che non fossero corrette ma solo premature di qualche mese.

 

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