Dizionario Arte

Nigro, Mario

Pittore italiano. Pur avendo compiuto studi scientifici, si interessò alla pittura fin dal 1929, quando si trasferì a Livorno. Influenzato da Giorgio De Chirico e Carlo Carrà, aderì a un clima ancora novecentista per una strada personale, rielaborando la componente crepuscolare in un linguaggio tendenzialmente espressionista. Se in questa fase Nigro affrontò la pittura da dilettante, maggiore importanza le attribuì nel dopoguerra, pur proseguendo la carriera di farmacista da poco intrapresa; nel biennio 1946-1948 passò infatti all’astrazione, in nome di un rinnovamento formale cui corrispose il progressismo politico; tale posizione, assai avanzata rispetto al dibattito culturale del tempo, lo portò ad avvicinarsi al gruppo fiorentino legato a Migliorini, dal quale si sarebbe presto allontanato, deluso dai risultati conseguiti. Nel 1953, un suo manifesto contro alla cosiddetta “legge truffa” gli attirò le antipatie delle istituzioni, che lo costrinsero a rinunciare al lavoro di farmacista. Spostatosi a Milano nel 1960, si dedicò in toto alla pittura, partecipando alle Biennali di Venezia del 1964 e 1968, anno in cui si segnalò per il coinvolgimento nelle contestazioni. La fama raggiunta gli consentì comunque di ottenere successo grazie ai propri lavori, nei quali portò avanti la ricerca sulle forme del *concretismo, intese come intervento dinamico sullo spazio e come portatrici di una progettualità latente. Nascita: Pistoia 1917; Morte: Livorno 1992

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!