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Non solo Gergiev, anche la soprano russa Anna Netrebko non si esibirà alla Scala

Anna Netrebko come il maestro Gergiev: non si esibirà alla Scala

Il conflitto tra Russia e Ucraina sta continuando a coinvolgere anche il mondo della cultura e dello spettacolo. “Sto bene ma non verrò”, questo il messaggio arrivato dalla soprano russa Anna Netrebko pubblicato su Instagram. Protagonista delle ultime prime alla Scala di Milano, avrebbe dovuto salire sul palcoscenico del Piermarini il 9 marzo in Andriana Lecouvreur. Ma non ci sarà. In questi giorni il sindaco Beppe Sala e il presidente del Teatro alla Scala hanno confermato che neanche Valery Gergiev tornerà a dirigere al Piermarini. Il maestro, molto vicino a Vladimir Putin, non aveva dato alcuna risposta a Sala che gli aveva chiesto una posizione di distanza dalla guerra.

 

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Anna Netrebko: “Non è giusto”

Il caso di Anna Netrebko è piuttosto articolato. Infatti, la soprano ha di fatto espresso una lunga dichiarazione di condanna al conflitto. “Sono contraria a questa guerra – ha scritto – e voglio che la gente possa vivere in pace”. Ma ha poi aggiunto: “Costringere gli artisti a dar voce alle loro opinioni politiche in pubblico e a denunciare la propria terra d’origine non è giusto. Dovrebbe essere una libera scelta”. Un evidente riferimento al “licenziamento” di Gergiev.

Negli ultimi giorni Netrebko non si era presentata alle prove. Inizialmente si pensava che l’assenza fosse dovuta a motivi di salute. Ma lei stessa ha smentito le voci su Instagram, confermando di stare bene. Il motivo della sua scelta sarebbe quindi dovuto alla decisione espressa da Sala in merito al direttore d’orchestra Gergiev.

La sua dichiarazione ha già convinto anche il direttore del Metropolitan Opera di New York, Peter Gelb, a sospendere la collaborazione con la soprano. Ritiene, infatti, che non sia una vera e autentica presa di distanza dall’attacco all’Ucraina. Rimane da capire quale sarà allora la contromossa della Scala.

Il caso di Valery Gergiev

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Molto più chiaro, invece, il destino di Valery Gergiev. «Non credo che si sarà, a questo punto credo che lo possiamo escludere», ha fatto sapere Beppe Sala. Il primo cittadino milanese ha anche aggiunto: «Lui non ha risposto, ma io non ho chiesto nessuna abiura. Ho chiesto un no alla guerra».

Per il concerto della Filarmonica del 7 marzo, quindi, si attende la sostituzione ufficiale da parte di Riccardo Chailly. Gergiev, intanto, è stato scaricato anche dal suo agente Marcus Felsner.

«Vedo che altre persone del mondo artistico, come la Netrebko, si sono espresse in questo modo, e anche molti volti dello sport. Io non voglio giudicare. Ma quello che so, ho chiesto un attimo fa al sovrintendente Dominique Meyer, è che Gergiev è ripartito e non ha risposto». Questo quanto emerso dalle ultime dichiarazioni di Sala di questa mattina in merito al caso.

 

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Editor: Susanna Bosio

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