armi ucraina
News

Nuove armi per l’Ucraina: il salto di qualità dell’Italia e i paletti di Conte a Draghi

Armi in Ucraina: continua l’impegno dell’Italia

L’impegno del nostro Paese nel conflitto russo-ucraino sale di livello. L’Italia, infatti, è pronta, insieme ad altri Paesi, a inviare ulteriori armi all’Ucraina. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dichiarato che “l’invio di aiuti militari permetterà al Paese ucraino di difendersi dall’aggressione russa e le nostre nuove forniture non costituiscono un innalzamento, ma una prosecuzione del nostro impegno”.

La procedura è stata avviata e i dettagli saranno inseriti nella “delibera missione” che il Consiglio dei Ministri dovrà approvare prima della ratifica in Parlamento. Uno spiegamento di ulteriori forze che il premier Mario Draghi ha negli ultimi giorni confermato durante la sua visita a Joe Biden in Usa.

armi ucraina

Armi dell’Italia all’Ucraina: in cosa consiste il salto di qualità

Sempre il ministro Guerini ha specificato che l’Italia è pronta a inviare 500 soldati in Bulgaria e 600 in Ungheria. L’intenzione è quella di rafforzare e proteggere l’area del fianco Sud-Est dei reparti Nato, dove sono già presenti nostri soldati in Lettonia, Romania e Islanda. Si tratta di nuclei speciali di paracadutisti, alpini, lagunari e incursori del Comsubin. Inoltre, al nostro Paese potrebbe essere affidata la guida delle operazioni in Ungheria.

Il vero salto di qualità si avrà in termini tecnologici. In questi giorni, infatti, sono state avviate delle consultazioni dagli esperti delle industrie specializzate come Leonardo. L’esigenza ora è quella di sostenere l’Ucraina nell’intercettazione di droni attraverso i disturbatori radar e altre tecnologie che prevengano nuovi attacchi alle infrastrutture. Il timore è che in un’eventuale escalation della guerra vengano coinvolti altri Stati negli attacchi russi.

In merito alle armi, è difficile che verranno diffuse comunicazioni dettagliate. Come ha spiegato Adolfo Urso, presidente del Copasir, si cercherà di mantenere la questione all’oscuro per prevenire la sicurezza nazionale e per evitare di informare Putin dandogli un importante vantaggio.

Italia: l’invio di armi in Ucraina diventa una questione politica

L’invio di aiuti militari all’Ucraina è diventata una delicata questione politica in Italia. In particolare, Movimento 5 Stelle e Lega hanno protestato di fronte ad un ulteriore supporto in termini di armi pesanti. Nonostante ciò, il governo ne garantirà l’invio grazie alla copertura normativa del decreto approvato lo scorso 1 marzo e convertito in legge. Questa permette di armare fino al 30 settembre le autorità di Kiev, con mortai, mitragliatrici, lanciatori anticarro, elmetti, giubbotti e così via.

Le parole pronunciate da Draghi durante la visita al leader americano hanno abbassato le tensioni all’interno della maggioranza. Infatti, il premier si è fatto promotore di un’operazione di pace: segnale positivo per chi temeva che il governo si sarebbe spostato verso posizioni più nette sull’invio di armi.

Salvini si è detto soddisfatto del ruolo centrale che l’Italia sta acquisendo in Europa. Conte, in merito alle armi in Ucraina, ha detto di essere disposto ad un’alleanza con la Lega. Il leader pentastellato, infatti, prima del prossimo Consiglio europeo presenterà in Aula alcuni paletti specifici al premier Draghi in merito alle armi all’Ucraina. Nel Pd, intanto, il timore è che sul conflitto russo-ucraino possa ricostruirsi un asse giallo-verde.

armi ucraina

 

Leggi anche:

Piazzapulita 12 maggio 2022: anticipazioni e ospiti di stasera su La7

Guerra ucraina, possibilità imminente di un’escalation nucleare: l’avvertimento dell’intelligence Usa

Draghi da Biden in veste di leader europeo: “Serve la pace. Putin pensava di dividerci, ma ha fallito

 

Editor: Susanna Bosio

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!