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Nuovo record di contagi in Italia, 220mila in 24 ore: ma possiamo considerare il Covid come un’influenza?

Covid: nuovo record di contagi in Italia

Il Covid e la nuova variante continuano a correre. Ieri 11 gennaio è stato raggiunto il record di contagi in Italia, oltre 220 mila persone, il numero più alto di sempre. I morti sono stati 294 in 24 ore, mai così tanti dallo scorso maggio.

Secondo l’Oms questa corsa non si fermerà prima di aver raggiunto il 50% degli europei nel giro di 6/8 settimane. La variante Omicron, infatti, è altamente contagiosa e sta spingendo le case farmaceutiche a lavorare a nuovi vaccini, capaci di prevenire l’infezione e la trasmissione. L’Ema avverte che la contromossa di fronte a tutti questi contagi consisterà in una quarta dose.

Nuovo record di contagi in Italia, ma il Covid è come un’influenza?

Negli ultimi giorni si è tornati al dibattito che due anni fa, a inizio pandemia, si era acceso riguardante questo virus: il Covid è solo un’influenza?

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Oggi alcuni esperti ritengono che sia arrivato il momento di considerare questa pandemia come un’influenza, eliminando quindi il tampone al primo sintomo e soprattutto abolendo il bollettino quotidiano sui contagi. A suggerirlo sono il sottosegretario alla Salute Andrea Costa e l’epidemiologo membro del Cts Donato Greco. «Il numero dei contagi – dichiara Costa – di per sé non ci dice nulla, ma serve soffermarsi sui ricoveri e le terapie intensive». Greco ritiene che «sarebbe un’ottima idea far diventare settimanale il bollettino».

Ma secondo Cesare Cislaghi, ex presidente della Società italiana di epidemiologia, smettere di contare i contagi vorrebbe dire perdere il controllo della situazione.

Record di contagi in Italia: con i vaccini il Covid diventa un’influenza

Sono le stesse statistiche a riportare il paragone tra il Covid e l’influenza di stagione. Le ha calcolate Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. A fare la differenza, oggi, è la diffusione dei vaccini. Per chi, infatti, si è sottoposto alle due dosi, il Covid con le sue varianti e l’influenza diventano malattie simili, con una letalità allo 0,4/0,5%.

Dunque, sì il Covid sembra essere simile all’influenza. «Ma attenzione, è una semplificazione. Perché questo sarebbe vero solo se fossero tutti vaccinati», avverte Villa. Inoltre, è evidente la capacità di espansione del virus nella popolazione. L’influenza in inverno colpisce il 15/20% della popolazione. Ma se non si adottano strategie per contrastare Omicron, anche con una letalità bassa, con il quintuplo dei contagi si avrebbe il quintuplo dei morti.

Dunque, convivere con il Covid come un malanno di stagione è raggiungibile, ma non ancora per il momento.

 

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Editor: Susanna Bosio

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