Spettacolo,  Cinema

OBAMA E DI CAPRIO UNITI PER IL PIANETA

Il presidente degi Stati Uniti e l’attore Leonardo Di Caprio discuteranno di cambiamento climatico al ‘South by South Lawn’, il festival musicale organizzato alla Casa Bianca

Barack Obama e Leonardo Di Caprio si incontreranno per parlare di cambiamenti climatici: tutto questo martedì prossimo, in occasione del festival musicale e culturale SXSW, promosso dallo stesso presidente degli Stati Uniti. L’incontro tra le due star sarà l’evento inaugurale della manifestazione, per una conversazione che verterà attorno all”importanza di proteggere, per le future generazioni, l’unico pianeta che abbiamo’, il tutto moderato dalla dotttoressa Katharine Hayhoe, che si occupa di cambiamenti climatici e dell’impatto inquinante dell’uomo sull’ambiente. Dopo il dibattito verrà proiettato  ‘Before the flood‘, documentario ecologista diretto da Fisher Stevens che vede nel ruolo di protagonista lo stesso Di Caprio: il film riprende infatti il suo viaggio in tutto il mondo, i suoi dialoghi con gli scienziati, i leader politici, gli attivisti, i residenti in località sensibili alle mutazioni climatiche, concentrandosi sui drammatici smottamenti che stanno cambiando traumaticamente il volto del mondo.  Ma il documentario non si occupa unicamente della pars destruens del tema in questione, affronta anche le possibili soluzioni e i modi possibili per affrontare la sfida climatica.

La sensibilità di Di Caprio per queste tematiche non è recente: è da molti anni che l’attore americano si impegna in iniziative per la salvaguardia dell’ambiente, culminate con il discorso della trionfale notte degli Oscar, lo scorso marzo: ‘il problema climatico è reale. Sta accadendo ora, in questo momento. E’ la minaccia più pericolosa che la specie umana abbia mai affrontato, e dobbiamo lavorare assieme, smettendola di rinviare. Dobbiamo supportare i leader del pianeta che non parlano per i grandi inquinatori del pianeta o per le grandi corporation, ma per tutta l’umanità, per i milioni e milioni di non privilegiati che soffrono di tutto questo, per i figli dei nostri figli, e per quelle persone, qui fuori, la cui voce è stata sovrastata dalla politica dell’avidità‘.

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