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Oggi colloqui a Roma tra Cina e Usa: ex ministro russo chiede il cessate il fuoco ai negoziati Ucraina-Russia

Vertice Cina-Usa oggi a Roma. La Russia richiede aiuti militari alla Cina, ma Pechino smentisce. Nuovi negoziati tra Mosca e Kiev

Ex ministro russo Igor Ivanov chiede il cessate il fuoco alla Russia. Oggi a Roma si terrà l’incontro tra Usa e Cina, tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.

Oggi i colloqui tra Russia e Ucraina. Ai colloqui in corso, tra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia, le parti restano ferme sulle “loro specifiche posizioni. La comunicazione continua ad essere difficile. La ragione del disaccordo è che ci sono sistemi politici troppo diversi”. Lo ha detto il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhail Podolyak su Telegram.

L’ex ministro russo Ivanov chiede il cessate il fuoco

Viene da Igor Ivanov l’appello di cessare il fuoco in Ucraina. Presidente del Consiglio russo degli affari internazionali, può essere un segno che alcuni nell’establishment della politica estera russa credono che una soluzione militare del Cremlino in Ucraina sia un errore strategico.

Ivanov è stato il ministro degli esteri russo sotto Boris Eltsin dal 1998 al 2004 e si è dimesso dopo la nomina di Vladimir Putin a presidente. Ivanov è stato succeduto da Sergei Lavrov, ma ha mantenuto uno status nei circoli della politica estera russa.

La dichiarazione che esorta tutte le parti a sostenere un cessate il fuoco e a porre fine all’ingiustificabile perdita di vite civili, è firmata da Ivanov e da un gruppo di pesi massimi della politica estera come Wolfgang Ischinger, l’ex presidente della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Sam Nunn, il co-presidente della Nuclear Threat Initiative, ed ex senatore degli Stati Uniti, e Lord Browne, l’ex segretario alla difesa del Regno Unito.

Incontro oggi a Roma tra Usa e Cina

Stati Uniti e Cina cercheranno di dialogare oggi alle porte di Roma per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale incontrerà oggi nella capitale italiana Yang Jiechi, membro del Politburo del partito comunista cinese.

Zelensky preme per un incontro diretto con Putin.

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Jake Sullivan

Emily Horne, portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza, ha fatto sapere che Jake Sullivan discuterà con Jiechi “dell’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina sulla sicurezza regionale e globale”. L’appuntamento è fondamentale alla luce delle notizie diffuse dal Financial Times nelle ultime ore.

Incontro Usa Cina, Di Maio: «È un incontro storico»

«È un incontro storico. Se gli Usa e la Cina si parlano vuol dire che sta andando avanti la linea che noi incoraggiamo in tutte le sedi» così il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul vertice Usa-Cina. «Abbiamo sentito i cinesi, i turchi, gli israeliani. Bisogna parlare con tutti per arrivare prima a una tregua umanitaria e poi ad un accordo di pace». Di Maio ha spiegato: «Le nostre economie e società, duramente colpite dalla pandemia, si trovano ora ad affrontare la più grave crisi politica, militare e umanitaria sul territorio europeo dalla Seconda Guerra Mondiale. Un conflitto che muta radicalmente il quadro geopolitico, strategico e di sicurezza sullo sfondo di un’emergenza – quella dei cambiamenti climatici – non meno dirompente».

La Russia ha chiesto aiuto militare alla Cina: ma Pechino smentisce

Nel mentre la Russia ha chiesto aiuti militari ed economici alla Cina.

Funzionari dell’Amministrazione Usa hanno riferito al quotidiano finanziario che Mosca ha inoltrato le sue richieste fin dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, senza però fornire dettagli riguardo all’equipaggiamento militare richiesto.

Ma arriva la smentita dall’ambasciata cinese negli Usa. Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata, ha affermato di non essere a conoscenza dell’aiuto militare richiesto dalla Russia alla Cina.

È solo disinformazione americana, ha commentato il ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian.

Anche la Russia, afferma Peskov citato dalla Tass, non ha chiesto alcuna assistenza militare alla Cina perché “ha il potenziale” per continuare da sola.

 

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