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Sergio Mattarella ha prestato giuramento: inizia il secondo mandato

Il giuramento di Sergio Mattarella dalle 15:30 e l’inizio del secondo mandato

Giuramento Mattarella: oggi 3 febbraio alle 15:30  la cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oggi si terrà il giuramento e il successivo discorso, dopo che Sergio Mattarella è stato rieletto con 759 voti. A causa del Covid-19 la cerimonia sarà più breve e i presenti dovranno avere un tampone negativo.

«Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione»

La cerimonia: il giuramento di Sergio Mattarella

«Signori Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, Signori parlamentari e delegati regionali, il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno fatto la loro scelta. Per me una nuova chiamata, inattesa. Non posso e non intendo sottrarmi a questa posizione». Ha sottolineato subito il Presidente Sergio Mattarella. «Di fronte a questa assemblea il luogo più alto dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete dato. Adempirò al mio dovere secondo i principi e le norme della Costituzione».

Il discorso di Mattarella: «Un’Italia più forte»

«Tempo di un impegno comune per rendere più forte l’Italia, ben oltre le difficoltà del momento. Un’Italia più giusta, più moderna, intensamente legata ai popoli amici che ci attorniano. Un Paese che cresca in unità. In cui le disuguaglianze – territoriali e sociali – che attraversano le nostre comunità vengano meno.

Un’Italia che offra ai suoi giovani percorsi di vita nello studio e nel lavoro per garantire la coesione del nostro popolo. Che sappia superare il declino demografico a cui l’Europa sembra condannata. Un’Italia che tragga vantaggio dalla valorizzazione delle sue bellezze, offrendo il proprio modello di vita a quanti, nel mondo, guardano ad essa con ammirazione. Un’Italia impegnata nella tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, consapevole della responsabilità nei confronti delle future generazioni.

Una Repubblica capace di riannodare il patto costituzionale tra gli italiani e le loro istituzioni libere e democratiche».

Sergio Mattarella: «Grazie al Presidente Draghi»

Sergio Mattarella ha ringraziato e augurato buon lavoro a Mario Draghi: «Su tutti questi temi all’interno e nella dimensione internazionale è intensamente impegnato il Governo guidato dal Presidente Draghi; nato, con ampio sostegno parlamentare, nel pieno dell’emergenza e ora proiettato a superarla, ponendo le basi di una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese e dell’Europa. Al Governo esprimo un convinto ringraziamento e gli auguri di buon lavoro».

Il riferimento alla Corte Costituzionale e al Csm: «I cittadini devono nutrire fiducia nell’ordine giudiziario»

«Rivolgo un saluto rispettoso alla Corte Costituzionale, presidio di garanzia dei principi della nostra Carta. Nell’inviare un saluto alle nostre Magistrature – elemento fondamentale del sistema costituzionale e della vita della nostra società – mi preme sottolineare che un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia.

Per troppo tempo è divenuta un terreno di scontro che ha sovente fatto perdere di vista gli interessi della collettività. È indispensabile che le riforme annunciate giungano con immediatezza a compimento affinché il Consiglio superiore della Magistratura possa svolgere appieno la funzione che gli è propria, valorizzando le indiscusse alte professionalità su cui la Magistratura può contare, superando logiche di appartenenza che, per dettato costituzionale, devono rimanere estranee all’Ordine giudiziario.

Occorre per questo che venga recuperato un profondo rigore. I cittadini devono poter nutrire convintamente fiducia e non diffidenza verso la giustizia e l’Ordine giudiziario».

Donne e giovani esclusi dal lavoro: il riferimento di Mattarella nel suo discorso

«Nell’ultimo periodo gli indici di occupazione sono saliti – ed è un dato importante – ma ancora tante donne sono escluse dal lavoro, e la marginalità femminile costituisce uno dei fattori di rallentamento del nostro sviluppo, oltre che un segno di ritardo civile, culturale, umano. Tanti, troppi giovani sono sovente costretti in lavori precari e malpagati, quando non confinati in periferie esistenziali». Ha sottolineato Sergio Mattarella.

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Come si svolge la cerimonia

Fabrizio Castaldi, Segretario Generale della Camera, va alla residenza del Presidente della Repubblica eletto, Sergio Mattarella, sulla storica Lancia Flaminia 335. Insieme raggiungono la Camera, dove li attende il Parlamento in seduta comune con i delegati regionali e i membri del Governo. Durante il tragitto suona la campana maggiore del Palazzo di Montecitorio.

Sergio Mattarella, dopo il saluto del picchetto d’onore, entra nel Palazzo accolto dai Presidenti della Camera e del Senato Elisabetta Casellati e Roberto Fico. In Aula prende posizione alla destra del Presidente della Camera. Aperta la seduta, Mattarella dovrà prestare giuramento. Contemporaneamente vengono sparati 21 colpi di cannone a salve dal Gianicolo e la campana di Montecitorio torna a suonare. A questo punto il Presidente prende posto al centro e rivolge il suo messaggio al Parlamento.

Uscito da Montecitorio, Mattarella riceverà gli onori militari. La banda esegui l’inno nazionale. Subito dopo si reca all’Altare della Patria accompagnato da Mario Draghi e rende omaggio al milite ignoto. Al termine ci saranno le frecce tricolore.

Dopo aver salutato il Sindaco di Roma, Mattarella verrà scortato a cavallo. Raggiunge il Quirinale e riceverà gli onori militari.

Gli viene, quindi, conferita la massima onorificenza – il collare di gran croce decorato di gran cordone – della Repubblica.

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