Procuratie Vecchie
Design,  Architettura

Oggi si aprono alla città e al pubblico le porte delle Procuratie Vecchie, dopo 500 anni

Le Procuratie Vecchie, dopo cinque anni di restauro, e 500 anni di chiusura al pubblico, apre da oggi le sue porte grazie a Assicurazioni Generali

Da oggi si apriranno le porte delle Procuratie Vecchie, l’iconico complesso in Piazza San Marco, che corre dalla Torre dell’Orologio al Museo Correr. L’evento si deve alle Assicurazioni Generali, proprietarie dell’immobile, che hanno sostenuto il restauro dei 12.400 metri quadrati dei tre piani dell’edificio.

Una nuova storia per le Procuratie Vecchie

Dopo 500 anni di chiusura, e un restauro di 5 anni, sostenuto da Assicurazioni Generali, le porte delle Procuratie Vecchie si aprono al pubblico.

L’edificio sarà la casa dell’iniziativa The Human Safety Net, definito dal CEO di Generali, Philippe Donnet “un luogo di dialogo e di scambio di idee per superare le principali sfide sociali del mondo odierno e ispirare i visitatori ad agire per liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità.

Uno spazio aperto a tutti, che supporta anche pienamente il progetto di rendere Venezia la capitale mondiale della sostenibilità. Non poteva esserci modo migliore perconcludere le celebrazioni per i 190 anni dalla nascita di Generali”.

Le Procuratie Vecchie accolgono, al terzo piano, l’esposizione “A World of Potential”, curata da Orna Cohen di Dialogue Social Enterprise. E’ poi presente The Hall, il nuovo auditorium dedicato a  congressi ed eventi che hanno come missione obiettivi di sostenibilità.

Le Procuratie Vecchie saranno aperte al pubblico da mercoledì a lunedì. Informazioni ai visitatori sono disponibili al sito https://www.thehumansafetynet.org/it/visitaworldofpotential.

 

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Il restauro dell’edificio

Il progetto di recupero e riconfigurazione dei 12.400 metri quadrati delle Procuratie Vecchie, è stato firmato dall’archistar David Chipperfield e dallo studio David Chipperfield Architects Milan.

Il progetto prevedeva non solo il recupero dell’antico aspetto della struttura, eliminando le aggiunte apportate in epoca moderna, ma anche una nuova permeabilità tra l’interno del palazzo e l’esterno dell’intera area marciana. Per questo motivo il progetto ha dato particolare rilevanza al rapporto con Venezia e la venezianità.

I 100 oculi cinquecenteschi che percorrono l’intero piano delle Procuratie Vecchie, conferiscono per l’appunto una valenza pittorica oltre che una relazione diretta con la città. Ma la radice veneziana del luogo si rintraccia anche nei materiali impiegati per gli arredi: il vetro, il rame, il legno, gli specchi.

L’intervento di Chipperfield, iniziato nel 2019, ha interessato il primo e il secondo piano, la riorganizzazione dell’accessibilità e della fruibilità dell’edificio attraverso l’inserimento di nuovi corpi scale e il rinnovamento dell’ingresso centrale al terzo piano con accesso alle corti in quota.

Il progetto si integra con quello avviato nel 2009  dall’architetto Gretchen Harnischfeger Alexander, riguardante la ristrutturazione della facciata principale su piazza San Marco e di alcune facciate interne.

Invece, a occuparsi della parte di interior, exhibition e multimedia design, è  lo studio Migliore+Servetto, con la direzione artistica di Davide Rampello.

Oltre all’area espositiva, il progetto di Migliore+Servetto coinvolge tutto l’ultimo piano e le aree di accoglienza al piano terra, tra cui un caffè sempre aperto al pubblico, un’area di coworking, riservata alle attività della Fondazione e dei suoi partner, e sale eventi, a cui si affianca un auditorium.

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Editor: Marta Cinnadaio

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