Oklahoma, il governatore firma la legge più restrittiva sull’aborto degli USA 50
USA, il governatore dello stato dell’Oklahoma ha promulgato una legge che vieta l’aborto se non per ragioni mediche o a seguito di uno stupro
Mercoledì il governatore repubblicano dell’Oklahoma, Kevin Stitt, ha firmato un provvedimento molto rigoroso sull’aborto che vieta le interruzioni di gravidanza dopo la fecondazione e consente ai privati di citare in giudizio coloro che aiutano le donne ad abortire.
L’aborto in Oklahoma
“Ho promesso al popolo dell’Oklahoma che come governatore avrei firmato qualsiasi legge pro-vita che fosse stata presentata, e sono orgoglioso di aver mantenuto quella promessa oggi”, ha affermato il governatore Stitt. “In Oklahoma, ci alzeremo sempre in piedi per la vita”, ha aggiunto.
La nuova legge vieta l’aborto in ogni fase della gravidanza, tranne che per emergenze mediche o quando è frutto di stupro, incesto e aggressione sessuale. “L’uso, la prescrizione, la fornitura o la vendita di pillole del giorno dopo, né qualsiasi tipo di contraccezione o contraccezione d’emergenza” non verranno però vietati, secondo il testo di legge.
Le nuove restrizioni in Oklahoma non permettono l’accesso legale all’aborto e di fatto costringono le pazienti a viaggiare in stati come Kansas, New Mexico e Colorado per porre fine alle loro gravidanze. Fino a questo momento l’Oklahoma era uno di quelli stati che accoglieva le donne, soprattutto dal Texas, in cerca di assistenza per abortire. Un mese fa, però, aveva già vietato l’aborto dopo le sei settimane di gravidanza.
Il diritto all’aborto
Il diritto all’aborto negli USA è stato sancito dalla sentenza Roe v Wade del 1973 che ne garantisce la tutela federale e costituzionale e poi riconfermato dalla sentenza Planned Parenthood v Casey del 1992. Ma di recente, come anticipato da Politico, la Corte Suprema voterà per revocare tale diritto e lascerà la decisione ai singoli stati. Il governatore Stitt si è portato avanti firmando una legge che praticamente rende illegale l’aborto. Il Center for Reproductive Rights, un gruppo per la tutela dei diritti con sede a New York, ha affermato che “presenterà una denuncia contro il divieto e cercherà di bloccarlo in tribunale”.
“L’Oklahoma è ora l’unico stato negli Stati Uniti a mettere fuori legge con successo l’aborto mentre Roe v. Wade è ancora in piedi”, ha affermato il centro in una nota, come riporta Reuters.
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Editor: Lorenzo Bossola
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