Olimpiadi Tokyo: più della metà dei giapponesi è contraria e Toyota si ritira
A tre giorni di distanza dall’inaugurazione dei giochi olimpici Tokyo 2020, un sondaggio effettuato dal quotidiano Asahi Shimbun ha evidenziato che più della metà dei giapponesi, per la precisione il 55%, è contraria alle Olimpiadi.
Olimpiadi Tokyo: più della metà dei giapponesi è contraria e Toyota si ritira dalla scena
A questo dato fa eco il 60% delle aziende giapponesi, a sua volta contrarie. I contagi sono infatti in crescita, anche e soprattutto all’interno del Villaggio Olimpico. Il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach ammette le grandi difficoltà che si sono trovati ad affrontare:
“Sono in grado di ammettere che non sapevamo quanto sarebbe stato complicato. L’unica certezza che avevamo era che, invece di incassare l’assicurazione, avremmo dovuto investire molto di più per rendere queste Olimpiadi possibili”.
Tra le numerose critiche da parte dei giapponesi e non solo, si è aggiunta anche quella del capitano della nazionale di calcio giapponese Maya Yoshida:
“Credo che tanti soldi delle nostre tasse siano serviti a finanziare queste Olimpiadi. Ma le persone non potranno andare a seguirle dal vivo. Allora mi chiedo a cosa servano questi Giochi”
I casi Covid nel Villaggio Olimpico
Tra le mura del Villaggio Olimpico sono già spuntati numerosi casi di Covid-19, i quali hanno contribuito ad alimentare le critiche, già largamente diffuse, sullo svolgimento di un evento di tale portata durante una pandemia globale purtroppo ancora lontana dai contagi zero. Il totale dei contagiati, tra atleti, accompagnatori e giornalisti, è pari a 60 casi circa.
In aggiunta a questi, due giocatori della squadra di baseball del Messico, domenica, a seguito di un tampone, sono risultati positivi al Covid. In questo momento quindi, sia i giocatori che lo staff tecnico che li affianca, si trovano in isolamento nelle camere dell’albergo.
Toyota ritira gli spot dalle Olimpiadi di Tokyo
La casa automobilistica Toyota, che era tra i principali sponsor delle Olimpiadi Tokyo 2020, ha comunicato che il CEO Akio Toyoda e altri alti dirigenti il 23 luglio, giorno dell’inaugurazione dei giochi, non parteciperanno alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
Un campanello d’allarme aveva già preannunciato questa scelta quando, nei giorni scorsi, Toyota aveva deciso di ritirare dalla tv giapponese i propri spot che includevano il logo olimpico. I media giapponesi ipotizzano che la decisione sia stata presa perché la casa automobilistica teme di ricadere in un’immagine negativa da parte del pubblico mondiale, tramutando quello che dovrebbe essere buona visibilità, in un danno per il marchio. Il dirigente delle pubbliche relazioni della Toyota Jun Nagata ha detto: «Le Olimpiadi stanno diventando un evento che non ha il favore del pubblico».
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