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Omicron 5 e tamponi fai da te: il parere dell’esperto

Oggigiorno i tamponi fai da te sono diventati comuni e vengono utilizzati come strumento di controllo vista la recente ondata di Omicron 5 che ha fatto rialzare il livello d’allerta a causa delle centinaia di migliaia di persone contagiate ogni giorno.

Fausto Baldanti, responsabile del laboratorio di virologia molecolare del San Matteo di Pavia, intervistato da La Repubblica ha messo ordine su una serie di dubbi sull’affidabilità dei test fai da te.

I tamponi fai da te sono efficaci anche se ci sono casi di persone apparentemente negative ma con sintomi e positive senza?

“Ci sono tantissimi tamponi fatti in autonomia. Il prelievo è molto fastidioso e chi se lo fa da solo tende a non andare molto in profondità. Per questo i risultati dei test sulla stessa persona possono essere diversi”. Come suggerisce l’esperto è altamente che per evitare il fastidio si commetta qualche errore nella procedura di prelievo del campione da analizzare.

Omicron 5 condiziona l’efficacia del tampone fai da te nell’identificare i positivi?

Secondo Baldanti non c’è correlazione. “Io non credo, secondo me è un problema tecnico. Qualcuno fa questa ipotesi ma ci vogliono dati. E’ giusto farsi delle domande ma poi è necessario avere studi scientifici su un fenomeno. Tra l’altro mi chiedo, se questa è una caratteristica di Omicron 5, perché il fenomeno non si è visto prima, un mese fa ad esempio”. “Abbiamo sempre più persone che si testano da sole, è la prima volta nella storia dell’umanità che un’infezione respiratoria viene capillarmente esaminata. In tanti tendono ad essere precoci, magari si fanno un tampone poco dopo aver avuto un contatto a rischio”.

Quali sono le procedure dopo il tampone fai da te? Ed è positivo che ne vengono fatti così tanti?

Sì è “positivo che la gente si testi, che ci sia consapevolezza di questo evento e del problema. Putroppo però se si fa tutto in casa si blocca la catena del contagio”. Bisognerebbe contattare il medico di base, l’ASL o andare in farmacia per fare un tampone di conferma.”Altrimenti possono esserci due problemi. Il primo è che persone che sanno di essere positivi escono lo stesso, magari con la mascherina”. “Il secondo è che in questo modo può saltare la finestra terapeutica. I fragili possono accedere agli antivirali, se il medico lo ritiene necessario. Ma bisogna muoversi prima possibile: questo può succedere solo se la positività è ufficiale”.

I tamponi fai da te quindi sono meno precisi di quelli in farmacia

“Ovviamente quelli molecolari sono molto più sicuri. Ci sono però degli antigenici di terza generazione che hanno una sensibilità alta”, dice Baldanti. “In casa comunque difficilmente si usano questi tamponi”.

Le varianti verrano sempre riconosciute dai tamponi?

“Per il momento sono sempre stati efficaci con tutte le forme che abbiamo visto. Sulle varianti che arriveranno in futuro, non si possono dare risposte. L’importante è tenere sempre sotto controllo la situazione, facendo le survey sui tipi di virus circolanti”. “Se arrivano nuove varianti devono essere intercettate rapidamente e studiate per conoscere bene le loro caratteristiche”.

 

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Redazione Mam-e

 

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