Oms: “Con Omicron la fine della pandemia è vicina”. In Italia primo calo dopo 13 settimane
L’Omicron ci condurrà verso la fine della pandemia? L’analisi Oms
«È plausibile che con Omicron l’Europa si stia avviando verso la fine della pandemia». Queste le parole di Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa. Secondo la sua analisi, infatti, entro marzo il 60% dei cittadini europei sarà contagiato dalla nuova variante. E questo porterebbe a una nuova fase della pandemia, che potrebbe concludersi con la sua fine.
Una luce in fondo al tunnel che per il momento sembra ancora lontana, con i contagi molto alti in tutto il mondo. Infatti, l’Oms ha comunque avvertito di mantenere alta l’attenzione verso il virus, soprattutto rispetto a eventuali nuove varianti, il cui impatto sarebbe ancora tutto da definire.
Nel frattempo, in Italia si sta registrando un primo calo nel numero dei nuovi positivi dopo 13 settimane consecutive di crescita.
Omicron ci condurrà alla fine della pandemia? Ecco i dati italiani
Da lunedì 17 gennaio a ieri, 23 gennaio, i nuovi contagi sono stati 1.165.753. Ciò significa che erano oltre 53mila in meno rispetto a quelli della settimana precedente, per un calo del 4,3%, leggero ma comunque significativo in questo periodo. La curva sembra dunque aver imboccato la discesa, anche se gli esperti consigliano di osservare l’andamento anche nei prossimi giorni prima di confermare la tendenza.
Si tratterebbe di un calo dopo un lunghissimo periodo di crescita, iniziato nella settimana tra l’11 e il 17 ottobre. Da quando, circa un mese e mezzo dopo, Omicron ha raggiunto anche l’Italia, i contagi sono arrivati a livelli mai così tanto elevati.
Nel nostro Paese, infatti, si stanno per raggiungere i 10 milioni di contagiati dal virus dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi sono 2 milioni e 700 mila.
Ricoveri in aumento, ma con Omicron siano vicini alla fine della pandemia
Il leggero calo si sta registrando nel conteggio delle infezioni, ma i ricoveri negli ospedali sono purtroppo ancora in crescita, anche se in modo meno importante di prima. Ieri i contagiati in ospedale erano oltre 21 mila, di cui poco più di mille in terapia intensiva. La settimana precedente erano in tutto 20.410. Ciò che rassicura è però il dato delle rianimazioni, rimasto quasi stabile, rispetto alla crescita del 4,6% nei reparti ordinari.
Il numero dei ricoveri è un indicatore chiave per stabilire la fascia di colore delle Regioni italiane. Da oggi altre quattro passano in arancione: Abruzzo, Sicilia, Friuli, Piemonte. Vanno in giallo Puglia e Sardegna. In zona bianca sono rimaste solo più Basilicata, Molise e Umbria. Le differenze di restrizioni tra i colori non sono comunque così evidenti per chi è vaccinato.
Nel nostro Paese continua senza sosta la campagna vaccinale. Nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni è stato superato il primo milione di vaccinati con almeno una dose. Una percentuale che raggiunge il 28% della popolazione di quell’età.
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Editor: Susanna Bosio
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