Oms cosa fa: Organizzazione Mondiale della Sanità
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Oms cosa fa: che cos’è l’Organizzazione Mondiale della Sanità

Oms cosa fa: che cos’è l’Organizzazione Mondiale della Sanità con sede a Ginevra

Oms: Organizzazione Mondiale della Sanità, conosciuta in inglese come World Health Organization. Il direttore generale dell’Organizzazione è dal 2017 Tedros Adhanom Ghebreyesus.

CHE COS’È L’OMS

L’Oms è l’Organizzazione Mondiale della Sanità nata nel 1948. La sua sede si trova a Ginevra; vi aderiscono 194 Stati membri dell’ONU (tranne il Liechtenstein), tra cui anche l’Italia. È l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di questioni sanitarie e ha tre Organi di Governo: il Segretariato, l’Assemblea Mondiale e il Consiglio Esecutivo. Si compone anche di sei uffici regionali: Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo orientale, Pacifico occidentale e Sud-est asiatico. L’attuale presidente europeo è Hans Kluge, belga, eletto nel settembre 2019.

  • CONSIGLIO ESECUTIVO: è composto dai 34 membri che compongono l’Oms. Hanno carica elettiva con durata di tre anni. Ha funzioni consultive nei confronti dell’Assemblea Mondiale. Si tiene ogni anno a gennaio. Nel mese di maggio dopo l’Assemblea Mondiale ha luogo una seconda riunione di tipo amministrativo.
  • ASSEMBLEA MONDIALE: ne fanno parte tutti gli Stati membri che si riuniscono a maggio a Ginevra. Sceglie il segretario generale, definisce argomenti che intende portare avanti e viene votata la proposta di bilancio.

L’OBIETTIVO DELL’ORGANIZZAZIONE E LA SUA COSTITUZIONE

L’obiettivo dell’Oms è “il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”. Per salute non si deve intendere l’assenza di malattia, ma piuttosto uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. L’Organizzazione si impegna a lottare in particolare contro le malattie infettive e a gestire le emergenze sanitarie globali. Inoltre, indicizza la ricerca sanitaria, fornisce assistenza tecnica agli Stati Membri, finanzia la ricerca medica, monitora le tendenze in ambito sanitario e fornisce aiuto di emergenza in caso di calamità.

L’Oms si occupa anche di migliorare la nutrizione nel mondo, le condizioni abitative, l’igiene e le condizioni di lavoro.

Uno dei risultati più importanti raggiunti dall’Organizzazione è sicuramente quello dell’eradicazione del vaiolo, proposto dall’Unione Sovietica nel 1958.

In Europa sono stati raggiunti risultati, particolarmente, nell’eliminazione della poliomielite e del tabagismo e alcolismo e nell’elaborare nuove strategie in ambito ambientale e nella promozione della salute.

L’Oms ha una sua Costituzione, firmata a New York il 22 luglio 1946 e approvata il 19 dicembre all’Assemblea federale. Un altro dei suoi compiti più importanti è, infatti, quello di svolgere e di stabilire atti e convenzioni che raccomandino un insieme di regole e procedure sulla gestione della sanità globale.

L’ERADICAZIONE DEL VAIOLO

Il vaiolo è una malattia infettiva che provoca problemi alla cute (eruzione maculo-papulare e vescicole), alla faringe e al cavo orale. Si ritiene che il vaiolo sia stato la causa di morte 300/500 milioni di persone nel XX secolo. Il 9 dicembre del 1979 l’Oms dichiara ufficialmente che la malattia è stata eradicata, grazie a una lunga campagna di vaccinazione. L’ultima caso era stato riscontrato in Somalia il 26 ottobre 1977. Il vaccino antivaiolo garantiva un’immunità dai 3 ai 5 anni ed era di origine bovina. Il vaccino è risultato efficace nel 95% delle persone vaccinate. Se la vaccinazione funzionava nel giro di 3 o 4 giorni si formava una piccola ferita rossa e irritata, poi una vescica che, si riempiva di pus, e cominciava a seccarsi. Nella terza settimana dopo la vaccinazione, rimaneva una cicatrice.

CONVENZIONE PER LA LOTTA AL TABAGISMO

La prima convenzione adottata dall’Oms è quella che riguarda la lotta al tabagismo; è anche il primo trattato a livello internazionale per la tutela della salute pubblica. L’Italia ha ratificato la convenzione nel 2003. I principali obiettivi sono quelli di insegnare le generazioni attuali e future le conseguenze devastanti sanitarie, sociali, economiche e ambientali che causa il fumo di tabacco.

LE ORIGINI DEL CORONAVIRUS

A marzo 2021 è stato pubblicato il rapporto di alcuni esperti dell’Oms che si erano recati in Cina per scoprire come si sia originato il Covid-19. Questo è stato un passo molto importante, ma è ancora difficile trarre conclusioni su come il virus si sia diffuso tra gli esseri umani. “Non abbiamo ancora trovato l’origine del virus e dobbiamo continuare a seguire la scienza e non lasciare nulla di intentato.” ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il ruolo dei mercati animali risulta ancora poco chiaro; quello della fuga del virus dal laboratorio non resta esclusa e ancora da analizzare nei minimi dettagli, anche se resta l’ipotesi meno probabile.

OMS E COVID-19

Secondo dei dati pubblicati dall’Oms risulta che circa 115.500 operatori sanitari siano morti al mondo a causa del Covid-19 tra gennaio 2020 e maggio 2021. L’Italia si collocava al 7° posto per numero di morti. L’Organizzazione dopo questi dati ha deciso di prendere provvedimenti nei confronti degli operatori sanitari, monitorando eventuali infezioni e decessi. I dati hanno poi indicato che entro settembre 2021, 2 operatori su 5 risultavano vaccinati in 119 paesi. Meno di 1 su 10 è stato vaccinato nelle regioni dell’Africa e del Pacifico Occidentale. 22 paesi hanno poi dichiarato che l’80% dei loro Os è vaccinato. L’Oms presenterà nel maggio 2022 una guida completa per gli Stati membri contro i decessi degli operatori; l’obiettivo è salvaguardare i loro diritti garantendo un lavoro dignitoso.

L’ULTIMO ALLARME DELL’ORGANIZZAZIONE ALL’EUROPA

L’Oms ha dato allarme Covid in Europa. Ci saranno secondo l’Organizzazione altro mezzo milione di morti entro gennaio 2022. I governi dovranno intervenire prontamente se non vorranno che il continente diventi nei prossimi mesi epicentro di contagi. Le misure che dovranno utilizzare sono: l’utilizzo della mascherina, le vaccinazioni e limitare la libertà nel periodo natalizio. Il direttore dell’Oms europeo Hans Kluge ha puntualizzato che “I ritmi di crescita sono preoccupanti, soprattutto nelle fasce di popolazioni più deboli. Rischiamo di perdere 500 mila vite entro febbraio 2022. Siamo, di nuovo, l’epicentro della pandemia”.

 

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