Orientami: il progetto che orienta nella scelta universitaria 2019
Orientami: il progetto che guida i ragazzi verso una scelta universitaria consapevole
Orientami è un progetto creato nel 2019 da due ragazze italiane: Mariapaola Testa ed Elisa Piscitelli. L’obiettivo con cui è nata quella che oggi è la loro startup, è quello di guidare tutti i giovani che si accingono a terminare il liceo verso una scelta universitaria più consapevole e adatta alla singola persona. Ad oggi, Orientami ha già aiutato oltre duemila studenti, molti dei quali in piena pandemia. In questo periodo di incertezza, più che mai infatti, tutti gli studenti si sono trovati in balìa di loro stessi vedendosi privati anche degli Open Day Universitari, momento tradizionalmente dedicato a schiarirsi le idee in merito ai propri dubbi e alla propria scelta accademica futura.
“Immagina di essere alla fine delle superiori e dover scegliere cosa fare dopo la maturità. Una decisione che avrà un enorme impatto sul resto della tua vita. Se, in questo momento, qualcuno ti prendesse per mano e ti aiutasse a conoscere meglio te stesso e il mondo per fare una scelta consapevole, cosa faresti?”
Le fondatrici di Orientami: Elisa e Mariapaola
Elette dalla rivista Forbes tra i 100 under 30 più influenti d’Italia per il 2021, Elisa e Mariapaola condividono una grande passione per le discipline scientifico-tecnologiche, in inglese denominate STEM (acronimo per Science, Technology, Engineering and Mathematics).
Elisa, originaria di Milano, ha studiato ingegneria al Politecnico di Milano. In seguito, nel 2015 si è spostata al MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston per la sua tesi di ricerca. Qui è tornata anche in un secondo momento per fare un master in Business Analytics. Oggi vive in California, nella Silicon Valley, dove lavora per una società di consulenza tech, nell’ambito del business development.
Mariapaola, cresciuta a Fidenza (provincia di Parma in Emilia-Romagna), ha studiato ingegneria al Politecnico di Milano e, successivamente, ha fatto la specialistica al MIT di Boston. Ad oggi è impegnata a terminare un master in Business Administration all’Università di Harvard.
Nell’ ottobre del 2019 le strade di Elisa e Mariapaola si sono incontrate. Entrambe studentesse a Boston, Elisa stava terminando il master al MIT, mentre Mariapaola si accingeva ad iniziare il suo master ad Harvard. Da questo incontro e dal loro confronto di idee sulle scelte universitarie, sulla vita da studentesse e, nello specifico da studentesse fuori sede, è nata Orientami.
Perché è nato il progetto Orientami?
Secondo le statistiche, uno studente su tre è insoddisfatto della propria scelta universitaria, mentre uno su quattro cambia percorso di studi dopo il primo anno. Questo accade in seguito alle difficoltà di orientamento durante la fase decisionale dell’ultimo anno di scuola. Lo scoglio più grande, a 18 anni, è riuscire infatti a isolare tutti i condizionamenti esterni facendo prevalere le proprie attitudini e ambizioni. Inoltre, al di là della scelta universitaria a cui spesso ci si adatta, si innesca anche un meccanismo che comporta ripercussioni ad ampio spettro sulla società. Le aziende faticano a trovare profili adatti per i ruoli vacanti mentre i giovani laureati non si rispecchiano negli studi che hanno intrapreso. Questo genera un sentimento di frustrazione e malcontento generale per il lavoro che si va a svolgere. La mancanza di informazione quindi, può tramutarsi in un ostacolo che impedisce di far emergere il proprio potenziale.
Come funziona il progetto digitale Orientami?
Col supporto di esperti dell’orientamento di Harvard, psicologi e professori italiani, Orientami offre un percorso digitale di orientamento che supporta i ragazzi nella scelta universitaria: nello specifico, sono previsti esercizi interattivi, colloqui individuali, video e progetti. Lo scopo è far sì che il giovane conosca meglio se stesso. Entrare nel circuito di Orientami è molto semplice. Una volta iscritti attraverso il sito della piattaforma “My Futurely” i ragazzi ottengono un codice di accesso. Poi rispondono a delle domande per un inquadramento iniziale e a quel punto seguono un percorso personalizzato con esercizi interattivi per approfondire specifici argomenti sulla conoscenza di sé e sul contesto lavorativo che li circonda.
Gli orienteers sono esperti professionisti, accomunati da una forte passione per il loro lavoro, doti di empatia e comunicazione, a disposizione dei ragazzi tramite colloqui individuali.
Conclusioni A questo punto, molti staranno pensando che avrebbero desiderato l’esistenza di Orientami all’epoca della loro scelta universitaria. E proprio sulla base di questo pensiero e del sentimento di smarrimento in cui tanti si sono trovati all’epoca, forse la prossima volta che vedremo qualche giovane parente o amico di fronte al limbo della scelta universitaria, avremo modo di consigliare questo grande progetto che sfortunatamente ai nostri tempi non esisteva, ma che oggi sta guidando le nuove generazioni a sentirsi orientate verso il futuro.
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