OZMO, STREET ARTIST ITALIANO INVADE SAN FRANCISCO

Una mostra nella storica galleria dell’underground statunitense  e un murales nel quartiere di Tenderloin: lo street artist Ozmo invade San Francisco

Nel quartiere di Tenderloin, sulla parete del Mitchell Brothers O’ Farrell Theatre, lo storico strip club di San Francisco, lascia la sua firma Ozmo. Lo street artist italiano, fra i più famosi al mondo, formatosi a Firenze all’Accademia di Belle Arti, già nel  2001, una volta arrivato a Milano inizia a collaborare con le maggiori gallerie. Parallelamente si fa conoscere con i suoi murales, dipinti in diversi spazi pubblici non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo.

San Francisco inclusa, dove torna con Untitled, il graffito ispirato a Le Déjeuner sur l’herbe di Édouard Manet nel quartiere descritto dal giornalista e scrittore Hunter S. Thompson come “la Carnegie Hall del sesso pubblico in America”.  L’opera, un omaggio alla storia dell’arte occidentale, vede uomini vestiti e donne nude conversare liberamente su un prato: c’è il richiamo al Concerto Campestre (1510 circa) di Tiziano, all’Allegoria del trionfo di Venere (1540-45) del Bronzino e a Picasso e alla figura del minotauro. Una barbie e una testa di topolino fanno da contraltare all’estetica classica divenendo il simbolo del decadimento contemporaneo. C’è anche speranza: un fucile spara dei fiori e dall’alto una colomba, simbolo di pace, scende dal cielo.

Inoltre dal 1° al 31 agosto Ozmo sarà presente con un corpo di opere inedite nella FiFTY24SF Gallery, epicentro della Summer of Love e della contro cultura americana. Una mostra, la prima negli Stati Uniti dello street artist italiano, in cui sono esposti lavori in cui sono le figure mitologiche e iconiche dipinte si incontrano acquistando un nuovo significato. Da scoprire.

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