
Paolo Veronese. L’adorazione dei Magi
Il consueto appuntamento con il “Capolavoro per Milano” vedrà quest’anno come protagonista l’ “Adorazione dei Magi” di Paolo Veronese, dalla Chiesa di Santa Corona a Vicenza. Una straordinaria pala d’altare di dimensioni imponenti e di grande impatto emotivo, straordinario esempio del fascino e della teatralità del Cinquecento veneto.
Ai Chiostri di Sant’Eustorgio a Milano continua la tradizione di ospitare eccezionali opere dei grandi maestri per il tempo d’Avvento e di Natale. Dopo Caravaggio, Lotto, Botticelli, Dürer, Perugino, fino al prossimo 20 gennaio sarà esposta la grande pala di Paolo Caliari – detto Il Veronese – proveniente dalla chiesa di Santa Coronata a Vicenza.

L’opera
Il Veronese realizzò la tela per l’altare della cappella Cogoli, completato nel 1573, probabile anno di esecuzione anche del dipinto.
In epoca napoleonica l’opera venne trasferita a Milano per poi tornare a Vicenza e nel 1860 fu collocata in un’altra cappella.
La composizione, il cui disegno preparatorio è conservato al Louvre, è ricca di figure e abiti sgargianti, come in molti dipinti di Paolo Veronese. Non manca inoltre il consueto riferimento all’architettura classica, qui rappresentata dalla colonna attorno alla quale poggia la tradizionale capanna, dall’alto della quale uno squarcio permette alla luce divina di raggiungere Maria e il Bambino.
L’occhio viene immediatamente appagato dalla ricchezza dei dettagli e dalla vivacità dei giochi cromatici. In un’arte che sembra facile e spensierata, ma che è il frutto di lunga meditazione e attenta elaborazione.
E che in fondo è il segno stesso del genio autentico: far apparire semplici le cose più complesse.
L’azzurro del mantello della Vergine, come il blu l’oro e il rosso delle vesti dei magi giunti da Oriente, il bianco del costume del paggio, sono come le tappe di un viaggio dei sensi e dell’anima. I tessuti preziosi sono veri saggi di bravura del talento del Veronese e rimandano all’attività del committente, il ricco mercante di tessuti vicentino. . Quel Marcantonio Cogollo, che discretamente si inserisce nella scena, sul bordo sinistro della tela, dietro il sovrano africano. E che in fondo ci rappresenta un po’ tutti, curiosi e desiderosi anche noi di partecipare ad una evento salvifico.

L’autore
Paolo Veronese, fu uno dei maggiori pittori italiani del Rinascimento. Giovanissimo allievo di Antonio Badile, lavorò soprattutto a Verona, Mantova, Padova, Vicenza e Venezia, realizzando i suoi dipinti seguendo uno spettacolare e colorato stile manierista. Caliari è noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana, Cena a casa di Levi e Trionfo di Venezia.
I suoi lavori principali
Arriva a lavorare a Palazzo Ducale in giovane età, nel 1553, e la sua arte si impone da subito. Il suo stile è già ben definito. Una pittura ampiamente decorativa, con uno spiccato senso dei valori spaziali ed evidenti influssi manieristici del Parmigianino e di Giulio Romano. Ma fortemente libera e indipendente, soprattutto nell’uso del colore, sempre intenso e fastoso.
Nel 1555 inizia la decorazione della chiesa di San Sebastiano, che continuerà per quindici anni e che sarà la sua impresa più vasta e significativa. Gli affreschi della sagrestia, le Storie di Ester sul soffitto e il Martirio del Santo sulle pareti del coro presentano colori splendidi e preziosi, con toni argentei ed effetti cangianti.

Furono appunto i suoi affreschi e quadri a San Sebastiano, nel palazzo Ducale e nella biblioteca Marciana che lo qualificarono maestro fra i suoi contemporanei. Queste opere indicano la maestria del Veronese, al livello di Michelangelo e del Correggio.
Durante una pausa dalle sue opere per la chiesa di San Sebastiano, Caliari ha decorato Villa Barbaro realizzata da Andrea Palladio con ritratti della famiglia Barbaro e soffitti con cieli blu e figure mitologiche. L’incontro fra l’architetto padovano e il pittore veronese fu un grande trionfo.
Notizie sull’iniziativa
L’esposizione è curata da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, col patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano, della Regione Lombardia, del Comune di Milano, del Comune di Vicenza, con il sostegno di Rinascente, sponsor UBI Banca, special partner Trenord.
Al Museo Diocesano “Carlo Maria Martini” di Milano. Piazza Sant’Eustorgio 3 . Visite tutti i giorni escluso il lunedì dalle 10.00 alle 18.00.
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