Dizionario Arte

Parigi, scuola di

Termine che indicava inizialmente un gruppo di artisti di origine non francese, prevalentemente ebrei, che negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale vissero a Parigi, dipingendo con uno stile figurativo che si potrebbe definire espressionismo poetico e che fu la corrente più originale della pittura francese tra cubismo e surrealismo. Chagall (russo), Foujita (giapponese), Modigliani (italiano), Pascin (bulgaro) e Soutine (lituano) sono gli artisti più famosi a cui ci si riferisce con questo termine. Tuttavia, in particolare al di fuori della Francia, la parola assunse ben presto un significato più ampio e arrivò a comprendere tutti gli artisti stranieri che soggiornarono a Parigi dall’inizio del secolo (per esempio Van Dongen, *Gris, Picasso); in seguito il significato si estese ulteriormente, fino a coprire praticamente tutta l’arte progressista del XX secolo che ebbe il suo centro a Parigi. In quest’ultima accezione il termine ben esprime il fermento artistico che si concentrò in quegli anni a Parigi, supportato da critici, galleristi e conoscitori, che ne fecero il fulcro dell’arte di avanguardia durante i primi quarant’anni del XX secolo. Dopo la seconda guerra mondiale New York sostituì Parigi nel ruolo di capitale mondiale dell’arte d’avanguardia.

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