Dizionario Arte

Parmigianino

Parmigianino

Parmigianino. Pittore manierista, disegnatore e autore di stampe; il suo soprannome viene dalla sua città nativa, che fu anche il suo principale luogo di lavoro. Era dotato di un talento precoce e già nel 1522-23 dipinse due affreschi molto elaborati in due cappelle di San Giovanni Evangelista a Parma. Essi mostrano la sua ammirazione per il Correggio, che stava lavorando nella stessa chiesa in quel periodo.

L’originalità e la ricercatezza che dimostrò sin dagli inizi, in particolare il suo amore per gli effetti spaziali inusitati, è evidente nel suo celebre Autoritratto in uno specchio convesso (1524, Kunsthistorisches Museum), in cui Vasari disse che sembrava “così bello che pareva più un angelo che un uomo”.

Nel 1524 Parmigianino si trasferì a Roma, probabilmente via Firenze, e il suo lavoro divenne più grandioso e curato sotto l’influenza di Raffaello e Michelangelo. La Visione di san Gerolamo (1526-27, National Gallery, Londra) è la sua opera più importante di questo periodo, che mostra l’intensità emozionale spiazzante che creò con le sue forme allungate, il senso disarticolato dello spazio, l’illuminazione fredda, l’atmosfera lussuriosa.

Parmigianino lasciò Roma dopo il sacco dei Lanzichenecchi nel 1527 e si trasferì a Bologna. Nel 1530 ritornò a Parma e fu ingaggiato per realizzare degli affreschi presso S. Maria della Steccata. Non riuscì però a completare il lavoro e nel 1539 fu imprigionato per non aver rispettato il contratto. Vasari sostiene che trascurò il lavoro a causa dell’infatuazione per l’alchimia -“si lasciò crescere una barba lunga e incolta… trascurò se stesso e divenne malinconico ed eccentrico”.

Le sue opere più tarde, comunque, non mostrano cali di qualità; raggiunse anzi l’apoteosi della sua carriera con la famosa Madonna dal collo lungo (1535 ca, Uffizi, Firenze). Le forme delle figure sono straordinariamente allungate e affusolate, il dipinto possiede una raffinatezza e una grazia che lo collocano tra gli archetipi del manierismo.

Parmigianino
Madonna dal collo lungo – Parmigianino

La gamma di lavori del Parmigianino si estese oltre le opere religiose. Dipinse un Cupido che tende l’arco molto erotico (1535, Kunsthistorisches Museum) e fu uno dei più raffinati ritrattisti della sua epoca (due superbi esempi si trovano al Museo di Capodimonte, Napoli). Lo sfondo paesaggistico delle sue opere religiose possiede caratteristiche misteriose e visionarie che influenzarono Nicolò dell’Abate e attraverso di lui l’arte francese (vedi Fontainebleau).

Il Parmigianino, la cui abilità come disegnatore era mirabile, realizzò anche disegni per acqueforti e *xilografie a chiaroscuro e sembra che sia stato il primo artista italiano a realizzare *acqueforti originali dai suoi disegni.

Nascita: Parma 1503;
Morte: Casalmaggiore 1540

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