Giuseppe Pellizza
Dizionario Arte

Pellizza da Volpedo, Giuseppe

Giuseppe Pellizza da Volpedo

Pellizza da Volpedo, Giuseppe. Pittore italiano. La sua formazione risentì di numerose esperienze, tra la Milano di Ranzoni e la Firenze di Lega, ma anche a Bergamo, dove sotto la guida di Cesare Tallone prese con decisione la via del realismo. Tornato a Milano, trovò nell’ormai già affermata pittura divisionista. Un linguaggio adatto ad esprimere i contenuti ai quali stava dedicandosi con sempre maggiore frequenza. In primis la vita contadina, vista con una sensibilità sociale venata da elementi simbolisti.

Nel 1894, Pellizza espose con gli altri componenti del gruppo alla II Triennale di Brera, e vi ottenne i primi riconoscimenti di pubblico e critica; negli stessi anni approfondì lo studio delle dottrine marxiste, che avrebbero notevolmente influenzato la sua opera successiva. Prendendo spunto dalle lotte sociali di quegli anni, intraprese una serie di lavori in cui protagonista era la massa di lavoratori in protesta presso la piazza principale di Volpedo. Il più grande di questi dipinti, Il Quarto Stato (1898, Galleria d’Arte Moderna, Milano). Apparve all’indomani delle repressioni di Bava Beccaris, con la forza di un manifesto rivolto a contadini e operai. Negli anni successivi, Pellizza fu costretto a constatare che la diffusione capillare della fotografia e i nuovi esiti della pittura italiana avevano relegato la sua produzione in un’epoca ormai passata, evidenziandone l’aspetto mitico-simbolico a scapito di quel lucido realismo all’insegna del quale era stata realizzata.

Nascita: Volpedo 28-07-1868;
Morte: Volpedo 2723

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