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Pensioni, tutte le novità della nuova riforma per il 2022: Quota 102, Opzione Donna e Ape Sociale

Approvata la manovra economica: ecco le modifiche sulla riforma pensioni

La Legge di Bilancio 2022 introdurrà nel nuovo anno la riforma delle pensioni. Pensione anticipata, Opzione Donna, Quota 102 e APE Sociale sono solo alcune delle novità o delle riconferme previste nella manovra economica. Il tutto in vista di una riforma complessiva che dovrebbe andare a regime dal 2023 e sarà al centro di trattative tra il governo e i sindacati.

Quota 102 nella riforma pensioni

Proposta dalla Legge di Bilancio 2019, Quota 100 è lo scivolo pensionistico che permette ai lavoratori autonomi, dipendenti e parasubordinati di andare in pensione con certi requisiti. Almeno 62 anni di età e un requisito contributivo di almeno 38 anni. Il governo Draghi, però, non ha trovato le coperture finanziare per rinnovarla per il 2022. Dunque, il 31 dicembre 2021 cesserà questa possibilità.

Dal 1° gennaio 2022 si passerà a Quota 102. Si tratta sempre di un prepensionamento concesso a chi avrà raggiunto i 64 anni di età e se si hanno 38 anni di contributi. L’obiettivo è la riduzione dell'”esodo pensionistico” innalzando la soglia dell’età anagrafica.

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Riforma sulle pensioni: l’Ape Sociale

È prorogata fino alla fine del 2022 e ampliata l’APE Sociale, l’anticipo pensionistico per determinate categorie. Con questo scivolo pensionistico si può lasciare il lavoro a 63 anni con 36 anni di contributi, prendendo un assegno fino a 1.500 euro lordi fino al conseguimento dei normali requisiti di pensionamento.

La platea dei lavoratori ammessi è stata allargata con l’aggiunta di otto lavori alle attività gravose che accedono all’Ape. Si tratta di professori di scuola pre-primaria e primaria; magazzinieri; tecnici della salute; professioni qualificate nei servizi sociali e sanitari; estetisti; artigiani, agricoltori, operai specializzati; professioni qualificate nei servizi personali; conduttori d’impianti per l’estrazione di minerali; operatori d’impianti per la trasformazione e la lavorazione dei metalli.

Opzione Donna

Prorogata senza modifiche l’Opzione Donna, che consente alle donne di ottenere un pensionamento anticipato. Anche per tutto il 2022 le lavoratrici potranno andare in pensione se hanno raggiunto 58 anni di età per le dipendenti e 59 anni per le autonome, e se hanno almeno 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2o21.

Riforma pensioni: ci rimetteranno i giovani

L’introduzione del sistema contributivo ha significato una netta riduzione delle pensioni. La sorte peggiore toccherà a coloro la cui pensione verrà calcolata solo in base al regime contributivo, e quindi coloro che hanno iniziato a maturare i contributi dopo il 31 dicembre 1995. Una manovra che riguarda specialmente i giovani, che saranno costretti a lavorare fino a tarda età e con una pensione minima.

 

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Editor: Susanna Bosio

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