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Perché la Russia rischia il default?

La Russia rischia il default? Oggi scade il debito, ma Mosca con il periodo di grazia avrà tempo fino al 15 aprile

Mosca debiti: la Russia corre davvero il rischio di default? Il pagamento di 117 miliardi di dollari su due obbligazioni è in scadenza, ma cosa accadrà è ancora incerto. In economia, il default è l’incapacità patrimoniale di un debitore di soddisfare le proprie obbligazioni.

Per ora Vladimir Putin ha concesso il pagamento in rubli russi (decisamente svalutati) i creditori dei Paesi impegnati in attività ostili. Tra cui ci sono, appunto, l’Italia e tutta l’Unione Europea.

Perché la Russia rischia il default?

La Russia rischia il default se non riuscirà a pagare i debiti, a causa delle sanzioni occidentali, imposte per scongiurare la guerra in Ucraina. Il Paese di Vladimir Putin ha tempo fino a oggi per pagare 117 milioni di dollari su due distinte obbligazioni pubbliche denominate in valuta statunitense.

La Russia, infatti, dopo l’invasione in Ucraina sarebbe in gravi condizioni economiche.

Ma il Cremlino riuscirà a onorare questi debiti? La possibilità che non riesca a pagarli è quasi inevitabile. Ma è anche vero che Mosca avrà comunque un mese in più per riuscire a pagarli: una sorta di periodo di grazia fino al 15 aprile.

Sarà, quindi, il 15 aprile il giorno in cui capiremo che la Russia è un paese debitore?

Putin potrebbe riuscire a rispettare il debito, grazie anche alle entrate di materie prime come gas e petrolio. Lo ha fatto notare Algebris, società di gestione del risparmio globale.

Ma cosa succede se Mosca va in default?

La Russia rischia il default? Quali sono le conseguenze? Un paese, come la Russia, non rischia solo di essere escluso da tutti i mercati dei capitali. Nel caso del Cremlino si tratta di 40 miliardi di dollari di titoli diffusi a livello internazionale. Tutto ciò non considerando i 200 miliardi di dollari di debito in obbligazioni delle società russe. È, inoltre, impossibile prevedere l’impatto che potrebbe avere un’insolvenza – condizione di chi non fa fronte alle obbligazioni assunte – sulle Borse, senza avere appoggio delle Banche centrali.

Oltre alle conseguenze in termini di reputazione, il default potrebbe poi ripercuotersi anche sui grandi gruppi a partecipazione pubblica: i colossi del gas e del petrolio Gazprom e Rosneft.

A far più male alla Russia è il congelamento di 640 miliardi di dollari di riserve internazionali in valuta estera.

Se la Russia paga in rubli cosa succede?

Ma se la Russia dovesse pagare i debiti in rubli cosa succederebbe? Ripagarli con una valuta diversa è considerato default, perché non è previsto nei contratti. Il rublo ha quasi dimezzato il proprio valore e saldare il conto e i debiti con una moneta fortemente svalutata significa non adempiere ai propri obblighi e quindi risultare sostanzialmente inadempienti.

Ma la Russia perché non riuscirà a pagare una cifra così “modesta” rispetto alle sue risorse? L’Occidente ha congelato circa la metà delle riserve pari a 640 miliardi, e, quindi, ora non possono essere usate.

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