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Perché l’attacco alla nave russa Moskva potrebbe cambiare le sorti della guerra

Colpita Moskva, la più importante nave della flotta russa

Le sorti della nave russa Moskva, incrociatore di punta della flotta del Cremlino, sono al momento incerte. Dopo l’annuncio dato nella notte dagli Ucraini, secondo cui la nave “è stata colpita da missili Neptune ed è in fiamme al largo di Odessa“, le notizie che arrivano sono molto frammentarie.

Secondo gli Ucraini, è ora piegata su un fianco e rischia di affondare. Secondo i Russi, invece, la stanno rimorchiando verso il porto. Ad ogni modo, la perdita di Moskva è un duro colpo che il Cremlino deve incassare. Sicuramente un attacco di impatto strategico tale da influire sulle sorti della guerra.

Cosa sappiamo dell’attacco alla nave russa Moskva

Di certo c’è che si è verificata una grossa esplosione a bordo della nave, così grave da aver investito i depositi delle munizioni e aver obbligato il capitano ad abbandonarla. L’equipaggio, costituito da circa 500 uomini, è stato evacuato su altre unità. Alcuni rimorchiatori si sarebbero avvicinati all’incrociatore tentando disperatamente di salvare quello che è un vero simbolo della Marina russa.

Secondo le fonti ucraine, a colpire Moskva sarebbero stati due missili Neptune, anche se ci sono diverse speculazioni su questo aspetto. Secondo la Difesa russa, invece, le cause dell’esplosione sarebbero totalmente accidentali: un incendio, infatti, sarebbe scoppiato tra l’immenso carico di munizioni che la nave trasportava.

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Ma nel caso venisse confermata la tesi dell’attacco, potrebbero esserci enormi cambiamenti sulle tattiche della Marina russa, che ha schierato davanti al porto di Odessa quasi una ventina di navi. Dall’inizio del conflitto, proprio Moskva rappresenta un ruolo chiave per le operazioni marittime. Coordinava le iniziative della flotta e le minacce rivolte alla costa ucraina sul Mar Nero. La sua presenza era una garanzia di protezione all’unità di sbarco russa, che più volte si è spinta sulla costa ucraina, obbligando il comando nemico ad arroccarsi dentro Odessa.

Gli Ucraini potrebbero approfittare di questo momento per spostare altrove i reparti lasciati a difesa della città. Insomma, la presa di Odessa diventa ancora più remota e l’evoluzione del conflitto sembra essere cambiata.

L’importanza della nave russa Moskva

Lunga 186 metri e con un dislocamento di 12 mila tonnellate, la Moskva è entrata in servizio nel 1983 e costituisce l’ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero. Negli anni ’70 la Marina sovietica la utilizzò per lanciare la sfida nell’Atlantico contro la Us Navy. Spicca da sempre per le sue forme quasi fantascientifiche, tra torre di comando e antenne radar.

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Gli incrociatori come questo avevano il compito di dare la caccia alle portaerei americane nell’oceano, colpendole da lontano con missili ad altissima velocità. Non solo. I loro sistemi radar di scoperta offrivano copertura alle altre unità delle squadre navali sovietiche.

Ma perché, quindi, Moskva è riuscita a soccombere ai missili ucraini? Evidentemente, questa nave non era così robusta come si poteva immaginare. Infatti, è stata progettata negli anni Settanta, un periodo storico in cui si ragionava in termini di guerra nucleare e non di conflitti convenzionali. Alcune sue componenti, come i depositi delle munizioni, erano dotate di una scarsa blindatura, così come la protezione contraerea.

Piccoli difetti che si sono rivelati determinanti per la distruzione di un simbolo del prestigio della Russia e di Putin.

 

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Editor: Susanna Bosio

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