Dizionario Arte

Perino del Vaga Pittore fiorentino

Perino del Vaga. Pittore fiorentino. Prese il suo nome (del Vaga) da un pittore minore con cui lavorò dopo aver studiato con Ridolfo Ghirlandaio. Verso il 1517 si trasferì a Roma, dove divenne uno degli assistenti di Raffaello, lavorando soprattutto nelle logge vaticane. Dopo il sacco di Roma (1527) si trasferì a Genova, dove restò fino al 1527, e dove il suo stile *manierista ebbe una grande influenza.

La maggior parte delle opere Perino del Vaga nella città ligure fu una serie di affreschi mitologici a Palazzo Doria. Durante questo periodo lavorò anche a Pisa. Dal 1538 tornò a Roma, dove divenne il principale pittore di decorazioni assunto da papa Paolo III (Alessandro Farnese); tra le opere commissionategli da questi vi sono gli affreschi sulla storia di Alessandro il Grande (1545-47) nella Sala Paolina di Castel Sant’Angelo.

Lo stile di Perino deriva da Raffaello e da Giulio Romano, ma risulta più ornamentale che monumentale. Fu uno degli artisti decorativi più importanti della sua generazione e la sua opera è stata giustamente descritta da S.J. Freedberg (La pittura in Italia dal 1500 al 1600, 1971) come “intelligente ma superficiale”.

Realizzò anche un certo numero di quadri devozionali in stile raffaellesco, in particolare l’incompiuta Sacra famiglia (Courtauld Galleries, Londra).

Nascita: Firenze 1501; Morte: Roma 1547

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