Nina Ricci
Moda

PFW: LA BORGHESE MODERNA DI NINA RICCI

Nina Ricci: disegno di una nuova borghesia

Nina Ricci presenta, a Parigi, la collezione autunno/inverno 2018-19: l’ultima – secondo alcuni – disegnata da Guillaume Henry.

Lo stilista, però, a tenuto a precisare: “No, io non me ne vado da Nina Ricci e questo non è il momento di parlare di voci“.

Anche la dichiarazione dell’azienda appare ferma e lapidaria: “Tutte le notizie relative a tale novità sono pure speculazioni che non corrispondono alla realtà“.

La notizia di un divorzio tra le due parti sembrerebbe plausibile ma non del tutto veritiera.

La natura del contratto, firmato dalle due parti, legherebbe lo stilista francese alla maison per tre anni e quindi fino al 12 marzo 2018.

Nina Ricci
La borghesia moderna di Nina Ricci

Dopo l’addio a Carven, Guillaume successe a Peter Copping, direttore artistico di Nina Ricci dal 2009 al 2014.

Ma veniamo al défilé.

La collezione fall/winter 18-19, presentata all’Hotel Potocki, è intercorsa da abiti smoking e cappotti in stile militare chiusi da bottoni in ottone.

Le modelle sfilano sulle note della colonna sonora “Vie mort et résurrection d’un amour passion”, cantata da Jane Birkin.

Lontana dall’ideologia creativa della fondatrice, che ostentava fiori e disegni, il mood della collezione denota un carattere contemporaneo con crop top impunturati e abiti slim impreziositi da macro paillettes nere.

L’alta borghesia che amava vestire gli abiti romantici disegnati da Nina, oggi muta la sua classe: le donne che indossano i capi della maison, vivono un quotidiano meno complesso e, certamente, più dinamico.

 

 

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