PHARMACY 2, UN NUOVO RISTORANTE PER DAMIEN HIRST
Niente più lacrime per i nostalgici. Dopo la chiusura forzata nel 2003 di Pharmacy, il ristorante ideato in collaborazione con Matthew Freud, il provocatorio artista britannico Damien Hirst ci ritenta, questa volta partendo dal quartiere Lambeth di Londra. Il nuovo concept dedicato a palati sopraffini si presenta molto simile al primo: lì tra le pareti/vetrine rivestite di gigantografie farmacologiche, scaffali zeppi di pillole, si potevano gustare piatti di alta qualità gastronomica. Molto amato dal jet set artistico internazionale fu costretto a chiudere la saracinesca per una controversia con i proprietari dell’immobile.
Ma la speranza è l’ultima a morire, e Hirst lo sa. A dieci anni di distanza, il padre fondatore della Young British Artists ha deciso di buttarsi in una nuova avventura. Questa volta con il celebre imprenditore Mark Hix, che di ristoranti ne possiede in quantità. Pharmacy 2 ha, infatti, aperto ieri all’interno della Newport Street, la galleria di proprietà dell’artista, con l’idea di servire cibo della tradizione inglese, europea e mediterranea, piatti realizzati con materie prime locali e di stagione. Non mancherà l’attenzione ai vegetariani, per loro nel menù zucca e radicchio con formaggio Graceburn, toast in salsa di avocado e peperoncino, patate dolci al curry, più altre prelibatezze. Il locale servirà anche colazioni mentre e nel week end i brunch.
Il tutto condito dalle opere esposte alle pareti realizzate in passato dallo stesso Hirst, come i Medicine Cabinets e i pannelli della serie Kaleidoscope, più la scritta luminosa “prescriptions” dietro al bancone e, ovviamente, scaffali pieni di medicine. Lo Studio Caruso St John Architects ha curato ogni dettaglio, compreso il pavimento. Collaborando con Margraf ha ideato una superficie bianca in marmo resina, intarsiata di ventun pillole (naturalmente) di grandi dimensioni, anch’esse in marmo pregiato dai colori accesi per rendere il pasto ancora più visivo.
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