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Attualità

Piazza Fontana strage fascista. 50 anni fa

50 Anni da Piazza Fontana strage fascista. Era il 12 Dicembre 1969 quando una bomba fascista esplose di fronte alla Banca Nazionale dell’Agricoltura: 17 persone persero la vita

50 anni da Piazza Fontana strage fascista. Era il 12 Dicembre 1969, Venerdì. Si avvicina l’orario di chiusura per i dipendenti della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in Piazza Fontana. Nel tardo pomeriggio tutto come al solito, la banca è affollata. Sono le 16.37 quando si scatena l’inferno.

Un enorme boato, lo spostamento d’aria getta a terra i corpi. Nell’aria l’odore di mandorle amare del detonatore. Nel salone dal tetto a cupola erano appena esplosi 17 chili di tritolo. Nell’atrio della banca solo buio e morte: i telefoni squillano ma nessuno risponde. 17 persone erano morte e un’ottantina ferite.

 

50 anni da piazza fontana
l’interno della banca agricola nazionale in piazza fontana

Le responsabilità dell’accaduto sono fasciste

Ancora oggi, nonostante i processi, la strage di piazza fontana è rimasta senza colpevoli. Nonostante l’arresto di appartenenti a gruppi anarchici ed estremisti (Giuseppe Pinelli, Pietro Valpreda), lo stato non ha mai accertato definitivamente le responsabilità dei mandanti. Anche se le protezioni sulle piste fasciste sono state più volte accertate. Con questo atto di terrorismo fascista si inaugurava la tragica stagione degli “anni di piombo”, segnato da stragi civili e incertezza istituzionale.

Sono gli anni della “strategia della tensione” che aveva come scopo il diffondere nella popolazione uno stato di incertezza e di paura, allo scopo di favorire governi di stampo autoritario. In questo disegno è ormai accertata la responsabilità dei servizi segreti americani e di GLADIO, l’associazione paramilitare italo-americana costituita in funzione antisovietica di cui il capo politico è stato Francesco Cossiga, poi presidente della Repubblica.

Canzoni su Piazza Fontana strage fascista

Nell’opinione pubblica è sentito il ricordo di Piazza Fontana. Tra tutti gli eventi tragici della storia di stato, la strage di Piazza Fontana è la più presente nel repertorio di musica popolare. Sicuramente è celebre il riferimento di De Gregori in Viva L’italia (1979).

Ma sono molti gli artisti che hanno ricordato a loro modo la strage: la ballata dell’anarchico Pinelli è stata la prima, uscita poco dopo la strage.  Nel 1973 Gaber commenta aspramente l’evento in  E tu mi vieni a dire. Oltre vent’anni dopo Elio e le storie tese presentano al Festival di San Remo La terra dei cachi (1996).

 

Dopo Piazza Fontana

Per tutti gli anni Settanta furono molte le azioni terroristiche che si svolsero in Italia: nel 1974 la strage di Piazza della Loggia a Brescia uccise 8 persone, ferendone oltre un centinaio. Nello stesso anno, un attentato dinamitardo sull’ Italicus, l’espresso Roma-Brennero in cui persero la vita 12 persone, mentre 105 riportarono ferite.  Ma il più grave atto di terrorismo fu sicuramente la strage di Bologna.  85 morti e 200 feriti.

Il “filo rosso”di questi attentati è certamente la matrice fascista e dei servizi deviati, che protetti da un occidentalismo sbagliato hanno gettato il Paese in tragiche vicende di sangue,di cui i responsabili non hanno mai pagato il conto.

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