Pierangelo Bertoli cantautore e cantastorie
Musica,  Storia

Pierangelo Bertoli da cantastorie a cantautore italiano

Pierangelo Bertoli il “duro” cantastorie, autodefinitosi “artigiano della canzone”

Autodefinitosi “artigiano della canzone”, Pierangelo Bertoli cantastorie italiano,è ricordato per la sua capacità di affrontare la vita “a muso duro”.

Il compianto cantautore, nasce a Sassuolo in Emilia Romagna. Colpito a solo 3 anni da una grave forma di poliomielite, si è visto costretto ad una vita sulla sedia a rotelle. La fama di autore di testi lo precede: Bertoli ha dedicato la sua attività alla stesura di testi di denuncia sociale e politica densi di riferimenti del tempo.

“L’immediatezza dei messaggi e la sincerità dell’ispirazione sono la peculiarità delle sue composizioni; la denuncia sociale, ora più meditata ora più aggressiva, connota il suo modo di raccontare l’uomo e il tempo in cui vive. Non ci sono coinvolgimenti nel consumismo del mercato, ma semmai una rabbia autentica certo non più attuale nel dilagante qualunquismo, ma frutto anche della maggiore sensibilità che egli ha come portatore di handicap.”

I più grandi successi del cantastorie Pierangelo Bertoli

Pierangelo Bertoli & Fiorella Mannoia

La sua lunga carriera di cantautorato inizia nel 1976, anno di pubblicazione di “Eppure soffia”, con cui Bertoli denuncia l’inquinamento ambientale del periodo ed invita a godere di ciò che ancora resiste.

Il successo arriva solo tre anni dopo, nel ’79 con il singoloA muso duro, un vero e proprio “manifesto poetico” attraverso cui l’autore espone al mondo la sua profondità di scrittura.

Di grande rilevanza è il brano cantato in coppia con Fiorella Mannoia, “Pescatore“. Il suo album, “Certi momenti“, ha venduto più di 200.000 copie ed è stato in vetta a tutte le classifiche del periodo. La motivazione è da ricercarsi nel forte tema trattato, l’aborto e la critica verso chiesa e moralisti.

Il palco dell’Ariston assiste alla presenza di Bertoli solo nel 1991. Accompagnato dal gruppo sardo Tazenda, ha intonato “Spunta la luna dal monte“. Contro ogni aspettativa, il brano riceve un generale consenso presso il grande pubblico, al punto tale da ottenere il disco di platino.

Di fronte agli eventi di “Mani pulite” verificatesi nel ’92, Pierangelo Bertoli non può rimanere in silenzio. Compone così “Italia d’oro”, intonando in musica la sua denuncia nei confronti di Tangentopoli e della corruzione italiana.

 

Ostile ad ogni forma di ipocrisia e fermo nella sua lotta politica e sociale, Pierangelo Bertoli sarà sempre uno dei migliori cantastorie che l’Italia  ricorda.

 

 

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