Giuseppe Piermarini
Dizionario Arte

Piermarini, Giuseppe

Piermarini, Giuseppe. Architetto italiano formatosi con il prestigioso insegnamento di Luigi Vanvitelli a Roma, con il quale collabora, tra l’altro, ai lavori per la Reggia di Caserta tra il 1765 e il 1769. Proprio in quell’anno realizzò il progetto per la sistemazione di Palazzo Ducale a Milano.

Nel 1770 fu nominato Imperial Regio Architetto e Ispettore Generale delle Fabbriche di tutta la Lombardia. Fu a capo del rinnovamento architettonico voluto dall’arciduca d’Austria; per la residenza di campagna di quest’ultimo, scelse come sede Monza, e vi realizzò (1776-1780) una villa neoclassica (oggi Villa Reale).

Nel frattempo mise la sua firma sulle principali modifiche nel centro di Milano, con l’edificazione del Teatro alla Scala (1776-1778) e dei Palazzi Greppi (1772-1778) e Belgioioso (1772-1781), e con l’apertura di alcune piazze e vie che razionalizzavano il reticolo stradale della città. In quegli anni la sua carriera decollò anche in ambito accademico, con il conferimento della cattedra di architettura presso la neonata Accademia di Brera. Ormai raggiunta un’invidiabile fama, fece ritorno nel 1798 a Foligno, dove realizzò i suoi ultimi lavori.

Rappresentante di spicco del neoclassicismo, Piermarini riuscì a coniugare le esigenze retoriche legate alla committenza con una morfologia assai personale, legata a un gusto cinquecentesco per la vivace scansione ritmica delle superfici e alle istanze di razionale semplicità dell’estetica illuminista.

Piermarini, Giuseppe – Nascita: Foligno 1734; Morte: Foligno 1808

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