Dizionario Arte

Piero di Cosimo

Pittore fiorentino, allievo di Cosimo Rosselli, di cui adottò il nome di battesimo come patronimico. Non ci sono sue opere firmate, documentate o datate e la ricostruzione della sua produzione dipende dai resoconti nelle Vite di Vasari. Si tratta di una delle biografie più divertenti di Vasari, perché ritrae Piero come un personaggio molto eccentrico, che viveva solo di uova sode, che cucinava mentre faceva bollire la colla, per risparmiare il fuoco.
I dipinti per cui è più conosciuto sono altrettanto peculiari: fantasiose invenzioni mitologiche, popolate di fauni, centauri e uomini primitivi. A volte è presente un senso della commedia in queste opere deliziose, ma nella cosiddetta Morte di Proclo (National Gallery, Londra) l’artista seppe creare una scena di intenso pathos e delicatezza. Era un grande pittore di animali e il cane in questo quadro, dipinto con una triste dignità, è una delle sue creazioni più famose. Piero dipinse anche ritratti, il più bello dei quali è quello di Simonetta Vespucci (Musée Condé, Chantilly), in cui è raffigurata come Cleopatra con l’aspide attorno al collo. Le sue opere religiose sono un po’ più convenzionali, anche se ancora ragguardevoli, e Frederick Hartt (A History of Italian Renaissence Art, 1970) ha scritto che “le sue eccentriche Madonne, le Sacre Famiglie e le Adorazioni costituiscono un gradito sollievo dalle diffuse imitazioni di Raffaello nella Firenze di inizio Cinquecento”. Una delle sue opere religiose più importanti è l’Immacolata concezione (Uffizi, Firenze), che sembra essere stata il modello per la Madonna delle arpie del suo allievo Andrea del Sarto. Nascita: Firenze 1461; Morte: Firenze 1521

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