Renoir : l’Impressionismo e la pittura en plein air
Il 25 febbraio del 1841 nasceva a Limoges, in Francia, Pierre-Auguste considerato dai più il padre dell’Impressionismo.
In ricordo di Pierre-Auguste
Renoir In realtà lo stile inconfondibile, il modo di utilizzare il pennello con i suoi tratti rapidi, sottili, quasi “sensibili” che via via vanno a concepire un soggetto, rappresentandolo privo di tratti, sono tutti aspetti con cui oggi si concepisce la maniera tipica di dipingere nell’Impressionismo.
Pierre-Auguste
Come dicevamo Pierre-Auguste nasce a Limoges il 25 febbraio di 180 anni fa. Figlio di operai, trascorse la sua adolescenza a dipingere decorazioni su porcellane e altri manufatti, attività artigianale molto diffusa e tipica di Limoges. Già in questa attività, Renoir mostrò immediatamente le sue abilità, riuscendo a portare anche un discreto guadagno con la vendita dei suoi manufatti decorati. Fondamentale il suo trasferimento a Parigi dove gli capitava spesso di visitare le opere esposte al Museo di Louvre. Decide così iscriversi a diversi corsi di pittura, fino ad essere infine ammesso alla Scuola delle Belle Arti e anche ad entrare come apprendista nello studio del pittore Charles Gleyre.
Ma, nonostante le basi tecniche che acquisì durante questi anni, ebbe subito dei problemi con il rigido “accademismo” dei suoi insegnati, in particolare con il suo maestro Gleyre. La sua pittura rapida, dai tratti indefiniti, non si conciliava con le idee classiche di pittura del mondo accademico.
Renoir Dipingeva divertendosi
Il maestro Gleyre gli rimproverava spesso il suo modo di dipingere divertendosi, e Renoir rispondeva altrettanto spesso che se non ci si divertiva dipingendo, per quale altro motivo lo si sarebbe fatto? Ecco così che i soggetti classici che dovevano essere dipinti con sobrietà, romanticismo, piuttosto malinconici e soprattutto con una buona fedeltà rappresentativa, con Renoir diventavano briosi, cromatici, allegri.
Ma il “grande salto”, Renoir lo fece quando si incontrò con un gruppo di altri pittori che come lui non si ritrovavano nelle regole accademiche.
Così nacque l’Impressionismo
Renoir, con Alfred Sisley, Frederic Bazille e Claude Monet, si recarono a Chailly-en-Biere, una località rurale situata ai margini di una foresta. Qui cominciarono a praticare la pittura en plen air, cioè dipingendo direttamente le loro opere all’aria aperta, a diretto contatto con la natura. Il tempo per effettuare la pittura era breve, ed il soggetto doveva essere riportato quanto mai più rapidamente possibile sulla tela. Prima che calasse il buio. Da qui l’ “impressione” che il pittore aveva del soggetto era la prima cosa, e spesso l’unica, che si poteva riportare su tela, prima che si dovesse ritornare a casa.
Si può quindi, certamente affermare che Renoir sia stato uno dei padri dell’impressionismo, ma la sua pittura registrò nei suoi 50 anni di produzione una lunga evoluzione, modificando sia lo stile che i soggetti.
50 anni di capolavori
Nei primi anni i suoi soggetti preferiti furono immagini prese dalla vita quotidiana – sempre rigorosamente en plein air – mentre in vecchiaia arrivò invece a prediligere invece temi più tradizionali, come per esempio, i ritratti.
Fra i ritratti, invece, come non parlare de La donna con il ventaglio o La liseuse o ancora del Ritratto di giovane donna in profilo.
Ma il soggetto preferito , e costantemente presente nelle sue opere, è quello della femminilità. Espressa in diversi modi, la ritroviamo nei nudi, nei ritratti e nelle immagini di attività quotidiana.
Nei numerosi nudi di donna, le giovani donne ritratte vengono esaltate nella loro bellezza grazie al contrasto di colore tra la loro pelle, morbida e setosa, e lo sfondo, spesso scuro e frastagliato. Questi contrasti portano l’attenzione sulla bellezza del corpo nudo, che con la sua luce dorata e le pose sensuali quasi ingenue, danno un senso di felicità e spontaneità al soggetto. Ecco Il nudo seduto, Le nu allongè o ancora il famosissimo Grande nudo.
La particolare cura che Renoir dedica a questo particolare tema, le tecniche ed i colori utilizzati, riportano alla mente lo stile di Rubens, artista di cui Renoir era molto affascinato, fin dai tempi delle prime visite al museo di Louvre. Renoir, come Rubens, voleva rappresentare in modo felice, la femminilità e la sensualità delle donne. Un esempio su tutti: Le grandi bagnanti del 1887.
conclusione In ricordo di Pierre-Auguste Renoir
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