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Pinot Galizio a Torre Pellice (TO): il ritorno di Antiluna

Antiluna, prototipo di quella Gallizio avrebbe definito “pittura industriale”, si confronta con autori contemporanei.

Torre Pellice, cittadina della provincia torinese famosa per essere sede della celeberrima galleria Tucci Russo (centro nevralgico per la ricerca poverista), rende omaggio a Pinot Galizio (1902-1964). Negli spazi della Galleria Civica d’arte contemporanea Filippo Scroppo inaugura questa sera una mostra che celebra il percorso artistico del maestro di Alba e che, dopo un importante restauro, restituisce al pubblico “Antiluna”.

La tela del 1957, uno dei primi esempi di pittura industriale (la ricerca che l’artista porta avanti dalla fine degli anni Cinquanta) sembra esaltare le gestualità e la forza del segno caratteristico dell’arte informale. “Segni poetici colorati creeranno momenti emozionali e ci daranno l’infinita gioia del momento magico-creativo-collettivo, piattaforma di nuovi miti e di nuove passioni” recita un testo del Manifesto della pittura industriale (1959), segni che a Torre Pellice si accompagnano a opere più recenti di Walter Accigliaro, Gianluca Bonanni, Rosa Bosco, Cesare Botto, Pino Chiezzi, Mario Giammarinaro, Angela Guiffrey, Dora Paiano, Antonio Panino, Maria Pia Petrini, Moreno Pisapia, Serena Racca, Silvio Rosso, Livio Stroppiana e Massimo Viretti.

Il ritorno di Antiluna. Omaggio a Pinot Galizio
fino al 27 ottobre 2012
Galleria d’Arte Filippo Scroppo,
Civica Galleria del Comune di Torre Pellice
Via Roberto D’Azeglio, 10, Torre Pellice (TO).

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