pinturicchio
Dizionario Arte

PINTURICCHIO (BERNARDO di BETTO).

Pinturicchio o il ( Pintoricchio) (Bernardo di Betto). Pittore italiano. Il suo soprannome è stato spiegato di volta in volta come un riferimento alla sua piccola statura e al suo aspetto poco attraente; con il significato di ‘pittore ricco’ (che allude alla sua preferenza per la foglia d’oro e ai colori costosi); o come ‘imbrattatele’.

Lavorò in molti luoghi ma tenne sempre i contatti con la nativa Perugia. Nel 1481-82 fu assistente del principale pittore della città, Perugino, per gli affreschi della Cappella Sistina, Roma. Il suo stile era fortemente influenzato dal Perugino, specialmente nelle sue figure dolci ed eleganti, ma il Pinturicchio non possedeva la limpidezza del disegno del Perugino e fu più interessato agli effetti decorativi.

Le sue opere principali sono gli affreschi nelle stanze Borgia in Vaticano (1492-95) e le vivaci scene della vita di Enea Silvio Piccolomini (papa Pio II) presso la Biblioteca Piccolomini della cattedrale di Siena (1503).

In esse diede prova di quella brillantezza di colori, attenzione ai dettagli ornamentali e fascino fantasioso che lo rendono, al suo meglio, con le parole di Frederick Hartt (A History of Italian Reinassance Art, 1970): “Uno dei più seducenti maestri del Quattrocento… una specie di Benozzo Gozzoli perugino”. Pinturicchio fu un prolifico pittore di tavole come di affreschi -alla National Gallery di Londra si trovano diversi esempi delle sue opere.

Nascita: Perugia 1454; Morte: Siena 1513

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