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Lifestyle,  Sostenibilità

Plastica e Acqua: 3 modi per ridurre l’impatto ambientale

Ogni giorno può fare la differenza: ecco 3 modi per ridurre l’impatto ambientale sul nostro pianeta

Nella vita di tutti i giorni, ognuno di noi compie azioni e ripete abitudini, molte delle quali purtroppo non coincidono con ciò che è meglio per il nostro pianeta. Arrivati al 2021, conviviamo ormai quotidianamente con notizie e riscontri preoccupanti sul fronte del cambiamento climatico e del negativo impatto ambientale che stiamo avendo sulle acque, sulla flora e sulla fauna che la Terra ospita da milioni di anni.

Ridurre l’impatto ambientale sulla Terra è una priorità

Compiere delle azioni finalizzate a ridurre il nostro impatto ambientale sul pianeta è qualcosa che possiamo fare ma che, più di tutto, dovremmo voler fare. La frenesia della vita di tutti i giorni, troppo spesso, ci fa dimenticare l’incredibile privilegio che abbiamo ad essere ospiti di questo straordinario pianeta dove non siamo soli.

Mari, oceani, foreste, deserti, montagne, sottosuolo e molti altri habitat, che includono Artide e Antartide, costituiscono quello che per molte specie animali, microrganismi e piante è casa. A differenza loro, noi, con l’urbanizzazione e l’industrializzazione, nei secoli, abbiamo imposto alla Terra dei cambiamenti che oggi ne minano la sopravvivenza.

Ecco 3 modi per ridurre l’impatto ambientale sulla Terra nella vita di tutti i giorni

1) Sostituire la plastica usa e getta con contenitori riutilizzabili

La questione sulla plastica, sottovalutata per decenni, è giunta inevitabilmente all’apice dei problemi sull’impatto ambientale. Ogni anno produciamo nel mondo 300 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica, di cui solo il 9% viene riciclato. La restante parte viene dispersa in discariche, fiumi, mari e oceani.

La riduzione della plastica sul pianeta sarà graduale e non è in nostro potere farla sparire oggi. Quello che è in nostro potere, però, è ad esempio scegliere di usare una borraccia riutilizzabile per portare l’acqua con noi.

Se lavoriamo in un’azienda con una discreta disponibilità economica possiamo anche suggerire l’eliminazione delle bottiglie di plastica dai distributori a favore di un molto più sostenibile erogatore di acqua potabile. E in generale, quando non siamo a casa, prendere l’abitudine di usare posate, piatti e bicchieri poi riutilizzabili.

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Erogatore di acqua potabile installato all’Università Milano-Bicocca

2) Interrompere la dispersione di microfibre sintetiche nelle nostre acque

L’abbigliamento sintetico che compriamo e laviamo, produce durante ogni lavaggio in lavatrice circa 700.000 microfibre per ogni carico da 6kg. Queste piccole particelle di plastica, dopo aver oltrepassato il sistema di filtraggio approdano direttamente nei nostri mari dove i suoi ignari abitanti le ingeriscono restandone fatalmente intossicati e, di conseguenza, non di rado sono presenti nel pesce che mangiamo.

Si stanno diffondendo, per questo motivo, molte campagne informative sulle borse da bucato. Queste borse di diverse misure, sono progettate per contenere il nostro abbigliamento sintetico.

Una volta chiuse e messe in lavatrice, consentiranno il lavaggio dei nostri capi, trattenendone però le microfibre. Questa è una soluzione ottimale per la salvaguardia delle nostre acque per quanto riguarda i vestiti sintetici (soprattutto abbigliamento sportivo) a cui non vogliamo rinunciare.

Per il resto dell’abbigliamento, invece, è sempre e comunque consigliabile, anche per la salute della pelle, utilizzare tessuti naturali, le cui microfibre sono biodegradabili (cotone, lana, cashmere, seta, lino).

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Borsa Guppyfriend che cattura le microplastiche rilasciate durante il lavaggio in lavatrice

3) Non sprecare acqua

Secondo lIstituto Superiore di Sanità, 2,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, mentre in altre parti del mondo ne abbiamo disponibilità in modo costante e spesso superficiale.

Se ogni minuto in doccia corrisponde a 15 litri di acqua, in una doccia di 5 minuti abbiamo usato 75 litri di acqua. È evidente che non possiamo passare la vita cronometrandoci, tanto meno calcolando ogni litro di acqua consumata.

La consapevolezza di questi numeri però, è ciò che il più delle volte porta ognuno di noi a delle piccole accortezze. Chiudere l’acqua mentre ci laviamo i denti o mentre carichiamo la lavastoviglie è già un’ottima azione che può fare la differenza. Insieme a queste anche avviare la lavatrice quando abbiamo un carico pieno lo è.

La consapevolezza che l’acqua sia ciò che, come poche altre cose, ci consente di vivere e valorizzarla per questo, significa salvaguardare le risorse del futuro.

Siamo l’unica specie che ha realizzato dei disastrosi cambiamenti a forte impatto ambientale, ma siamo anche gli unici a poterne cambiare la sorte in maniera radicale.

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Giornata mondiale dell’Acqua (22 Marzo 2021)

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