Platée
Dizionario Opera

Platée (1745)

Platée: L’opera fu rappresentata a Versailles in occasione delle nozze del delfino Louis, figlio di Luigi XV, con Maria Teresa di Spagna.

Né il soggetto né l’intonazione musicale realizzata da Rameau vennero ritenuti appropriati alla circostanza, a causa di alcune caratteristiche anomale, e l’approdo alle scene parigine non si realizzò che quattro anni più tardi, nel 1749. Da allora Platée figura tra i massimi successi di Rameau, apprezzata anche dagli Enciclopedisti, di norma nemici acerrimi del compositore.

La riscoperta novecentesca dell’opera risale a un allestimento del 1917 all’Opéra di Montecarlo; tra le molte riprese successive, segnaliamo quella del Festival d’Olanda nel 1968, diretta da Bruno Maderna.

Platée all'Opernhaus di Zurigo - Arte e Arti Magazine

Prologo . ‘La Naissance de la comédie’. Vignaioli, satiri e menadi cercano di svegliare Thespis, perché canti un inno bacchico. Questi decide di mettere in scena uno spettacolo; Momus propone come soggetto le vicende di Jupiter e Junon. L’Amour avverte che nessuno spettacolo può svolgersi senza la sua presenza.

Atto primo . Junon, gelosa, ha provocato una tempesta che minaccia il raccolto. Mercure e il re Cithéron cercano di correre ai ripari: si finge che Jupiter si sia innamorato di una persona ridicola, in modo da togliere a Junon ogni motivo di gelosia. Chi meglio della vecchia, orribile ninfa Platée? La donna si dimostra lusingata quando Mercure le porta la notizia dell’innamoramento divino.

Atto secondo . Mentre Mercure ha allontanato Junon, Jupiter e Platée hanno il loro primo appuntamento. Disceso da una nuvola, Jupiter si trasforma in un asino e quindi in una civetta; ordina a Momus di organizzare dei festeggiamenti, sino al momento delle nozze. Compare allora la Folie, che accompagna sulla lira di Apollo un balletto di pazzi, travestiti da buffoni e da filosofi.

Atto terzo . I festeggiamenti proseguono, tra le follie di Momus; intanto Jupiter comincia a temere che Junon torni troppo tardi per liberarlo da questa situazione imbarazzante. Fortunamente la dea arriva in tempo utile: dapprima furibonda, alla vista di Platée scoppia in una risata fragorosa, riconoscendo l’infondatezza della sua gelosia. Riconciliati, i due sposi divini ascendono all’Olimpo, mentre la povera ninfa resta in balìa della derisione generale.

Platée (Work - Jean-Philippe Rameau/Adrien-Joseph Le Valois d'Orville) |  Opera Online - The opera lovers web site

Cosa piacque agli Enciclopedisti, ovvero cosa scandalizzò la corte di Luigi XV a Versailles? La comicità dell’opera, evidente sia nel soggetto scelto (una burla giocata a un personaggio grottesco, che non era conveniente collegare alle nozze reali), sia nella veste musicale che Rameau diede al libretto: la partitura accetta volentieri la sfida del testo, animando la vicenda comica con musica notevole per vivacità e incisività.

Vengono introdotti esilaranti effetti onomatopeici, segnatamente in occasione delle trasformazioni zoologiche di Jupiter; la scrittura vocale presenta caratteristiche insolite, costringendo soprattutto Platée ad ampi intervalli melodici; la consueta cura nel rapporto tra parola e musica – così raffinato nelle opere di Rameau – viene deliberatamente stravolta; sono introdotti elementi estranei alla tradizione francese, come alcune ariette italiane di tono virtuosistico.

La via del comico viene perseguita soprattutto attraverso l’arma della parodia: Platée presenta, sin dalla definizione del genere di spettacolo cui appartiene, un’ambiguità profonda. Non si tratta di una comédie-ballet , come la partitura a stampa vorrebbe far intendere, né di una tragédie-lyrique , né di uno dei tanti lavori comici presenti nella selva della drammaturgia musicale francese.

Dell’aulica tragédie – di cui Rameau era il massimo, acclamato maestro – Platée assume le strutture formali, piegandole però a un impiego deformato, che sfrutti le aspettative serie del pubblico per far esplodere la comicità delle situazioni (un effetto a sorpresa, probabilmente sgradito a Versailles). Nel contempo, la pletora di occasioni coreografiche e di musica d’intrattenimento – funzionali ai festeggiamenti per le nozze di Jupiter e Platée – attraggono l’opera nell’orbita della comédie-ballet .

Marriage-à-la-mode, plate 1, 1745, Marriage-à-la-mode by Gérard Jean  Baptiste Scotin II, after William Hogarth :: | Art Gallery of NSW

Type:

Ballet-bouffon in un prologo e tre atti

Author:

Jean-Philippe Rameau (1683-1764)

Subject:

libretto di Adrien-Joseph Le Valois d’Orville, dal balletto Platée ou Junon jalouse di Jacques Autreau e dalla Periegesi della Grecia di Pausan

First:

Versailles, Théâtre de la Grande Ecurie, 31 marzo 1745. Prologo: Thespis, inventore del

Cast:

Platée, ninfa (Hc); Cithéron, re di Grecia (B); Jupiter (B); Mercure (Hc); Momus (T); Junon (S); la Folie (S); Clarine, una fonte (S); Nakade, serva di Platée (S); Iris (m); venti, seguito di Momus e della Folie, naiadi del seguito di

Signature:

r.m.

Conclusione: Platée: L’opera fu rappresentata a Versailles in occasione delle nozze del delfino Louis, figlio di Luigi XV, con Maria Teresa di Spagna.

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