Dizionario Arte

Pollaiolo, Antonio

Pollaiolo, Antonio e;Piero (Firenze 1441 Roma-1496 circa). Artisti fiorentini, fratelli, che gestirono insieme una bottega ben avviata, prima nella loro città natale e successivamente a Roma dal 1484 circa.

Entrambi sono documentati come pittori

Entrambi sono documentati come pittori e scultori e ci sono considerevoli problemi nel tentare di distinguere i rispettivi contributi alla loro produzione. Comunque, Antonio era evidentemente la figura dominante e fu soprattutto orafo e scultore in bronzo, mentre Piero era principalmente pittore.

Si conoscono alcuni dipinti documentati di Piero, tutti di qualità abbastanza mediocre, ma nessuno di Antonio e, dal momento che alcuni quadri provenienti dallo studio dei due fratelli sono decisamente migliori rispetto al lavoro indipendente di Piero, si suppone generalmente che Antonio vi diede un contributo sostanziale. Il più importante di questi quadri è il Martirio di san Sebastiano presso la National Gallery, Londra, dipinto probabilmente nel 1475.

Le figure degli arcieri

Le figure degli arcieri in primo piano rivelano una maestria nella resa anatomica confrontabile con certi bronzi generalmente attribuiti ad Antonio (per esempio l’Ercole e Anteo, 1475-80 ca, presso il Bargello, Firenze), con le sue uniche incisioni giunte sino a noi (Battaglia di uomini nudi, 1460 ca) e con i numerosi disegni a penna, in cui le caratteristiche figure flessuose sono raffigurate in movimenti vigorosi ed espressivi.

Il suo contributo principale alla pittura fiorentina sta nella sua analisi della figura umana in movimento o in condizioni di sforzo, ma è anche importante per il suo pionieristico interesse nel paesaggio, come si può osservare nel San Sebastiano della National Gallery e in altre opere.

Si dice che abbia anticipato Leonardo

Si dice che abbia anticipato Leonardo nel sezionare i cadaveri per studiare l’anatomia del corpo umano.
Le due principali opere pubbliche di Antonio furono le tombe in bronzo di papa Sisto IV (Francesco Della Rovere) (firmata e datata 1493) e di papa Innocente VIII (1492-98 ca), entrambe in San Pietro, Roma. Quest’ultima contiene la prima effigie sepolcrale che rappresenta il defunto in vita.

Nascita: Firenze 1432; Morte: Roma 1498

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