pontormo
Dizionario Arte

PONTORMO, PITTORE ITALIANO

PONTORMO

PONTORMO. Pittore italiano, attivo a Firenze e dintorni, dove fu uno dei più importanti artisti della sua generazione. Secondo Vasari, studiò in successione con Leonardo da Vinci, Albertinelli, Piero di Cosimo e Andrea del Sarto, nella cui bottega si dice che sia entrato nel 1512. Andrea rappresentò certamente una delle maggiori influenze per la sua opera.

Il pittore fu precoce

Pontormo fu precoce (venne lodato da Michelangelo quando era ancora giovane) e nel periodo in cui dipinse il suo Giuseppe in Egitto (National Gallery, Londra), verso il 1518, aveva già creato un suo stile preciso -pieno di movimento ed effetti sconcertanti e irrazionali di proporzioni e di spazio -che lo pongono tra le avanguardie del manierismo.

Pontormo
Pontormo – Giuseppe in Egitto

 

La tensione emotiva evidente in queste opere raggiunge il suo apice nel capolavoro di Pontormo, la pala d’altare della Sepoltura (1526-28 ca) nella Cappella Capponi di Santa Felicità, Firenze, considerata uno dei vertici dell’arte manierista.

Jacopo Pontormo-deposizione
Jacopo Pontormo-deposizione

A volte è citata come la Deposizione

A volte è citata come la Deposizione o la Lamentazione anziché la Sepoltura e l’incertezza sul soggetto rispecchia la sua sublime spiritualità. Non c’è quasi traccia di ambientazione convenzionale, i colori hanno un’intensità ultraterrena. Le figure -smarrite nell’estasi del dolore -sembrano occupare una dimensione spirituale più che fisica.

Pontormo fu principalmente un pittore religioso, ma fu anche un importante ritrattista (rappresentò una delle maggiori influenze sul suo allievo e figlio adottivo Bronzino) e nel 1520-21 per la villa Medici a Poggio Caiano dipinse una memorabile opera mitologica (Vertumno e Pomona secondo Vasari, ma l’identificazione è incerta) in cui una scena apparentemente idilliaca rivela una forte corrente di nevrosi sottostante.

Nelle ultime opere il suo stile viene arricchito dallo studio delle stampe di Michelangelo e di Dürer, ma questa fase della sua carriera viene ricordata soprattutto per i magnifici disegni (ben rappresentati agli Uffizi, Firenze), come il grande affresco a San Lorenzo, Firenze, che lo occupò dal 1546 fino alla morte e che fu distrutto nel XVIII secolo.

Negli ultimi due anni di vita Pontormo

Negli ultimi due anni di vita Pontormo tenne un diario -un importante documento che non solo ci restituisce un resoconto giornaliero del suo lavoro presso San Lorenzo, ma rivela anche la sua ossessione per la fragile salute, dal momento che annota ogni acciacco e ogni dolore e registra ogni boccone che mangiava. È una testimonianza toccante di un uomo malinconico e introverso: Vasari lo descrive come “moderato ed educato”, ma anche “oltremodo solitario”.

Nascita: Pontormo 1494;
Morte: Firenze 1556

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