Dizionario Arte

Pordenone

Pittore italiano, noto con il nome della sua città natale, vicino a Venezia, che fu attivo in vari luoghi dell’Italia settentrionale. Dopo aver lavorato in uno stile provinciale all’inizio della carriera (il suo maestro è sconosciuto e Vasari sostiene che sia stato autodidatta), verso l’inizio della seconda decade del XVI secolo si era avvicinato allo stile di pittura veneziano contemporaneo (in special modo a Giorgione). Nella seconda metà del decennio, tuttavia, lo ritroviamo in Italia centrale, dove il suo stile cambiò soprattutto sotto l’influenza di Michelangelo, acquisendo grande peso e solidità. Pordenone venne influenzato anche dall’illusionismo di *Mantenga e delle stampe tedesche e lo stile che adottò in seguito a queste diverse influenze fu estremamente caratteristico e originale. Mantenne sempre qualcosa della rozzezza provinciale -a volte addirittura volgare -ma fu, per usare le parole di Vasari, “molto fertile nell’invenzione… audace e risoluto” ed eccelse negli effetti spaziali drammatici. Queste qualità si possono ammirare al meglio nel suo affresco della Crocefissione (1520-21) nella cattedrale di Cremona. I personaggi, densamente stipati e bizzarramente espressivi, sono rappresentati attraverso un proscenio ad arco, come se fossero su un palcoscenico, e si proiettano con forza verso lo spazio dello spettatore. Dal 1527 Pordenone visse soprattutto a Venezia e negli anni Trenta del XVI secolo fu il più serio rivale di Tiziano. Le sue opere più importanti realizzate a Venezia sono però andate distrutte. Nell’anno prima della sua morte si trasferì a Ferrara per disegnare arazzi per Ercole II d’ Este. Nascita: Pordenone 1483; Morte: Ferrara 1539

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