Dizionario Arte

porfido

Pietra dura di origine vulcanica, difficile da scolpire e levigare, di colore variabile tra il rosso e il verde. Il porfido usato dagli antichi scultori era una pietra molto dura e resistente, di un rosso porpora scuro. Era molto apprezzato dai romani e venne associato in particolare all’aura sacra dell’imperatore, essendo il porpora il colore imperiale. Numerose opere romane in porfido si sono conservate -gemme, vasi, urne, sarcofagi, busti, statue (nelle rappresentazioni della figura umana a volte solo il vestito è in porfido, con le parti scoperte in un’altra pietra). Anche gli imperatori bizantini usavano il porfido, spesso spogliando i monumenti romani per procurarselo. Durante il rinascimento italiano questa preziosa pietra degli antichi (porfido rosso antico) ritornò di moda, specialmente con i Medici. Lo scultore Francesco Ferrucci (1497-1585) fu la figura principale nella riscoperta dell’arte, praticamente perduta, di lavorarla. Realizzò varie opere con questo materiale, compreso un rilievo-ritratto di Cosimo de’ Medici (1570 ca, Victoria & Albert Museum, Londra). Il porfido è stato usato a volte anche dagli scultori moderni, per esempio da Stephen Cox (1946) in un’opera astratta (1996-97) che allude all’Eucaristia (il color porpora ricorda il sangue di Cristo) presso la cattedrale di St Nichola’s, Newcastle upon Tyne.

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