Porta Venezia district 2023
Design,  Eventi

Un arcobaleno creativo: Porta Venezia District

Tra le installazioni immersive al MEET, le visioni avanguardistiche dei designer singaporiani e la casa del futuro secondo il Politecnico. Dal 17 al 23 aprile al Porta Venezia District 2023.

 

Ottobre 1980, un giovane Carlo Forcolini, in seguito per lungo tempo collaboratore di Vico Magistretti e poi Compasso d’Oro alla carriera, ha avuto l’occasione insieme a Giandomenico Belotti di esporre nella Galleria Marconi alcuni progetti del suo brand Alias, come la sedia Spaghetti, diventata icona del design e parte della collezione del MoMA di New York.

Si racconta sia questa la forma embrionale di quello che dal Fuorisalone 2023 si chiamerà Porta Venezia District 2023. A più di quarant’anni da quell’evento, si è sentita la necessità di riprendere il filo interrotto e di organizzare una proposta strutturata e coesa per la Milano Design Week dell’aprile prossimo:

«Guardando la mappa delle proposte di Milano abbiamo notato un buco in attesa di essere interpretato. Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità attraverso il linguaggio contemporaneo del design»

ha detto Marco Samorì che ne cura la creatività e la comunicazione insieme a Carlo Barbarossa.

Spunti, suggestioni e interpretazioni, un quartiere ricco di storia e narrazioni come Porta Venezia ne può dare molti. Dall’essere il quartiere che ospitava il Lazzaretto di Milano, raccontato dal Manzoni al presente, fatto di accoglienza per la comunità multiculturale e Lgbtqia+.  Proprio per questo il nuovo distretto ci tiene a definirsi “l’altro distretto”, in linea con la sua identità topografica e con il desiderio di raccontare una visione altra del design.

Cosa vedere nel distretto di Porta Venezia District 2023

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I caselli di Porta Venezia

Dal 17 al 23 aprile il cuore e punto di raccordo del quartiere Porta Venezia District 2023 è MEET (viale Vittorio Veneto 2) che insieme al Museo Nazionale di Arte Digitale (MNAD), di prossima inaugurazione, presenta Everything, esperienza immersiva dello studio turco Nohlab che vuole essere un ponte tra realtà fisica e virtuale. Unendo videoarte ambientale e design digitale, con la guida di un’apposita opera di sound design, lo spettatore cade in un gioco di percezioni fisiche e metafisiche dalle quali esce con molte più domande che certezze.

Il rapporto tra umano e digitale torna anche nel progetto Future Impact (Bastione ovest, ex Casa del pane), della curatorial director di Design Miami Maria Cristina Didero e Tony Chambers, ma con un’attenzione particolare ai risvolti pratici di questa relazione.

Come affronteremo i problemi relativi ai cambiamenti climatici, alla densità delle città e alla perdita della biodiversità? A dare risposte a Porta Venezia District 2023 ci pensano sei giovanissimi designer di Singapore. C’è chi progetta delle sedie grazie all’intelligenza artificiale, come Viewport Studio; chi crea forme 3D multimateriale e flessibili, colmando una lacuna nel panorama attuale della stampa 3D, come Tiffany Loy; chi propone dei poster colorati nei cui tasselli sono incapsulati dei semi, come lo studio Forest & Whale, facendo sì che la natura diventi artificiale, per tornare poi natura.

Ai giovani designer è dedicata anche la mostra Dove va il design? che porta tra le aule dell’istituto Raffles le nuove e possibili vite della progettazione. Immaginando gli ambiti in cui le metodologie del design possono essere applicate, come nel caso del Design Thinking in quello aziendale e gestionale. Anche il Politecnico di Milano, insieme a Leroy Merlin, ha coinvolto i suoi studenti nel pensare il nuovo. Open House (Casa Nervesa, via Giuseppe Sirtori 26) presenta tre varianti interpretative di casa: aperta, capovolta, stratificata.

L’arcobaleno in una goccia

Kinloch porta Venezia a Pitti Uomo 95. Foulard Merletti Burano

Avete mai visto un arazzo di vetro in Porta Venezia District 2023? Wonderglass, ormai di casa all’Istituto dei Ciechi (via Vivaio 7), porta nei suoi suggestivi spazi ottocenteschi la magia di questo e altri oggetti, intrisi di una creatività artigianale e quasi alchemica, all’interno della mostra collettiva Abrakadabra. Della dimensione misteriosa della bellezza parla anche Estetiche sommerse – Unveiling hidden beauty in cui il duo Cara/Davide, ospiti degli spazi di Park Associati (via Garofalo 31), svela l’insospettabile fascino delle materozze, scarti della produzione di alluminio, e delle componenti elettroniche in disuso.

Moooi al Salone dei Tessuti (via San Gregorio 29) dimostra come la vita possa avere dei risvolti eccezionali, anche grazie all’intelligenza artificiale, all’interno di A Life Extraordinary; mentre tra gli scaffali dell’ex libreria Atalante (via Tadino 30) non si trovano tele o nidi di ragno, ma le delicate opere tessili di Loredana Giulioli.

Conclusione: Porta Venezia District: l’arcobaleno creativo. Tra le installazioni immersive, le visioni avanguardistica e la casa del futuro.

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Editor: Ludovico Biancardi

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