POSTIMPRESSIONISMO, TENDENZA PITTORICA
La tendenza pittorica del Postimpressionismo
Postimpressionismo è un termine che si riferisce a varie tendenze pittoriche che si svilupparono particolarmente in Francia, a partire dall’ impressionismo o in reazione a esso nel periodo compreso tra il 1880 circa e il 1905. Roger Fry coniò il termine come titolo di una mostra, ‘Manet e il postimpressionismo’, che organizzò presso le Grafton Galleries a Londra nel 1910.
La mostra era dominata dalle opere di Cézanne, Gauguin e Van Gogh, artisti considerati figure centrali del postimpressionismo. Questi tre artisti reagirono con modalità profondamente differenti all’impressionismo. Cézanne, che desiderava “rendere l’impressionismo qualcosa di solido e duraturo come l’arte dei musei” e si concentrava molto sulla struttura pittorica; Gauguin rinunciò “all’abominevole errore del naturalismo” per sperimentare l’uso simbolico del colore e della linea; mentre la disinibita intensità emotiva di Van Gogh fu la fonte principale dell’ espressionismo. Georges Seurat, figura di importanza quasi eguale, si concentrò su un’analisi più scientifica del colore (vedi neoimpressionismo).
L’intento generale del postimpressionismo fu quello di allontanarsi dal naturalismo dell’impressionismo in direzione dei movimenti d’avanguardia (quali il fauvisme e il cubismo) che rivoluzionarono l’arte europea nel decennio che precedette la prima guerra mondiale.
Alcuni scrittori estendono la nozione di postimpressionismo anche a questi sviluppi, facendo abbracciare al termine il periodo compreso tra il 1880 e il 1914 circa, ma questo rende un concetto già vago ancor meno utile di quello che è.
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