Cinema: Power Rangers e i Puffi, l'infanzia al cinema, Un'immagine del film Power Rangers
Spettacolo,  Cinema

POWER RANGERS E I PUFFI: L’INFANZIA AL CINEMA

Due classici della tv per l’infanzia e l’adolescenza: ‘Power Rangers’ e ‘I Puffi’ approdano al cinema. Tra le tante uscite trascurabili spunta felicemente l’ultimo film del cineasta finlandese Kaurismaki e il ritorno di Alex Infascelli con ‘Piccoli crimini coniugali

Due compagini assai note agli spettatori tv anni ottanta e novanta sono sbarcate al cinema: gli eroi mascherati ‘Power Rangers’ e ‘I Puffi’. Tra commedie e fantasy, gli altri film da non perdere questo weekend nelle sale cinematografiche.

POWER RANGERS: teen-movie dedicato ai coloratissimi eroi giapponesi dediti alle arti marziali e a sconfiggere improbabili tiranni dall’aspetto peggio che mostruoso. Quello di Dean Israelite è il secondo film dedicato ai Power Rangers, a 20 dal primo, che seguiva la scia del successo della popolare serie televisiva, mentre oggi ben pochi se ne ricordano, e ancora meno ne sono rimasti affezionati. In questo film sono diverse le novità rispetto al passato: re-immaginata la loro origini: sono diventati protettori galattici che hanno ricevuto il compito di proteggere il pianeta terra, decidono di allenarsi ed allearsi contro l’arcinemica Rita Repulsa (bel nome per un villain, niente da dire). Come nella serie tv, il livello è tra il comico (spesso consapevole, soprattutto quando si tratteggiano i profili degli antagonisti) e l’espressamente adolescenziale (ma in fondo quello è il bacino d0utenza). Un film che sembra un cocktail shakerato di colori e rumori, ma che in fondo può divertire, senza troppe pretese.

I PUFFI – VIAGGIO NELLA FORESTA SEGRETA: terzo film, negli ultimi sei anni, del franchise dedicato alle creaturine bianco-blu del celebre cartone animato. Un film innocuo, una tiepida avventura fine a sé stessa? No: incredibilmente, un racconto sul ‘genere’. Puffetta è l’unica femmina in un villaggio di maschi, creata da Gargamella come spia e creatura malvagia e  poi di nuovo ingentilita e riportata al conformismo sociale dal Grande Puffo. Una storia degna di un delirio onirico di intellettuali come Camille Paglia, Judith Butler, Julia Kristeva fatta per bambini e i ipercritici (o inconsapevoli) genitori che li portano al cinema.

UNDERWORLD – BLOOD WARS: sequel della saga vampiresca. Al centro l’eroina Selene, inseguita qui da una mandria di lupi assassini. Un film di cui non si sentiva davvero la necessità. Forse solo i fan duri e puri potrebbero digerirlo, oppure con più logica, rifiutarlo con maggior ragione e argomentazioni dell’incauto spettatore novizio. Meglio rivolgersi altrove.

L’ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA: Il ritorno del cineasta finlandese Kaurismaki: il candido e ironico narratore della solitudine adulta. Qui si racconta l’amicizia tra un siriano che cerca un rifugio politico e il commesso viaggiatore Wilkström, che lo aiuterà. I luoghi filmati dal regista finlandese, sono al solito, quasi metafisici. I suoi personaggi stralunati che non cedono mai a stereotipi di maniera. Le storie incantano, per lucidità e sense of humour, come quelle dello scrittore compatriota Arto Paassilina. Un film saggio, dolce e molto divertente.

PICCOLI CRIMINI CONIUGALI: Dopo il promettente esordio nel thriller ‘Almost Blue’, alcune uscite minori e l’interessante documentario dedicato a Stanley Kubrick, Alex Infascelli torna con una storia di chiara ispirazione teatrale, non originalissima ma dal buon impatto, e con un cast he non gli fa mancare nulla: Sergio Castellitto e Margherita Buy. Un giallista che ha perso la memoria, la moglie lo aiuterà a ricordare, migliorandolo. Evidentemente ispirato alle opere più intime di grandi maestri del passato (Bergman, Kubrick su tutti), un film che è giusto premiare per le sue ambizioni, che non sono sproporzionate.

IL SEGRETO: melodramma irlandese ‘medicale’. Una donna tiene un diario in cui racconta le sue esperienze in un ospedale psichiatrico, dove è stata rinchiusa per aver ucciso il figlio appena nato. Un medico si appassiona alla sua vicenda. Adattamento cinematografico del romanzo di Sebastian Barry: un melodramma che indaga i soffocanti automatismi sociali (la religione, la maternità, il potere psichiatrico) diluendo queste caratteristiche con una storia d’amore che, in fondo, non fa che annacquarne le potenzialità.

 

 

 

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