Prada sfida le nuove proposte alla Milano Fashion Week
Prada alla Milano fashion Week: il minimalismo si scontra con lo sperimentalismo degli artisti emergenti
Prada è pronto a scendere in pista per la terza giornata di Fashion Week milanese. Con un dual show che si estende da Milano a Shangai, gli spettatori avranno la possibilità di vedere cosa succede nelle due sedi attraverso un perfetto sistema phygital. Anche i giovani talenti dal gusto schizofrenico come Vien e ACT N°1 appariranno a fianco del colosso italiano capitanato dal duo Miuccia-Simons.
Prada minimalista nell’era digital
Il duo formato da Miuccia Prada e Raf Simons propone una sfilata in sincrono per la collezione primavera estate 2022. Visibile sia da Shangai che dalla capitale della moda italiana, gli spettatori si ritrovano in un universo tutto al digitale. Tra imponenti schermate e le luci notturne della splendida Shangai, Prada si rinnova.
I due designer giocano con il minimalismo portato alla ribalta da Miuccia negli anni ‘90. E lo fanno decostruendolo, in chiave futuristica e digitale. I vestitini in nylon cari alla co-founder di Prada vengono presentati con un double standard: curati e levigati a primo impatto, sbottonati e decostruiti appena ci si volta. Per non parlare dei maglioni oversize, dove nella versione odierna le cuciture raccolgono e accentuano le forme. Insomma, mentre il mondo della moda si lancia sul revival dei primi anni duemila, Prada va controcorrente, trovando conforto in un’estetica minimalistica alla Matrix.
Le classiche giacche di pelle total-black abbinate perfettamente a minigonne dai colori sgargianti con strascico proiettano gli spettatori nel mondo della trilogia d’azione anni ‘90. Non mancano poi tonalità neutre, dal grigio al beige, che riempiono l’amplissimo catalogo di knitwear, scontrandosi con scarpe geometriche dal sapore futuristico. Una collezione basata su poli opposti: dal minimalismo di Miuccia al tocco futurista di Raf, Prada alla Milano Fashion Week continua ad evolversi a distanza di decenni.
Una moda schizofrenica per gli artisti emergenti
Al contrario di Prada che continua a reinventarsi stando fedele alla sua estetica essenzialista, le nuove proposte della terza giornata della Milano Fashion Week sorprendono per la loro audacia tra sfilate in presenza e in digitale.
Vincenzo Palazzo di Vien propone un cortometraggio girato da lui stesso per presentare la nuova collezione. Un sogno per lui quello di regista, che gli permette di rappresentare una parte della sua vita.
Questa collezione ha un significato diverso per me, perché prende ispirazione dalla mia vita e dalla mia casa.
In questa dedica alla sua terra d’origine, la Puglia, il bianco e nero dei soprabiti e delle gonne in tulle di seta si alternano a look head-to-toe floreali con tocchi di colori come menta e arancio. Un omaggio alla tradizione e ai simboli della sua città rimanendo pur sempre sulla cresta dell’onda con linee e tagli estremamente moderni.
In presenza torna invece Act N°1 del duo Luca Lin e Galib Gassanoff . Il marchio, basato a Reggio Emilia e con l’ufficio stile a Milano, nasce nel 2016 e da allora ha fatto di destrutturazioni e overlays il suo marchio di fabbrica.
Il tulle sgargiante della casa ritorna per l’estate 2022, abbinato ingegnosamente a completi in nero e a lacci fetish per un effetto contrastante. Accompagnata da un’orchestra di musica classica, la collezione diventa romantica, dove le rose nelle stampe dei tailleur e di abiti pomposi donano all’atmosfera un nonsoché di poetico. Un sogno di una notte di mezza estate diventato realtà, reso possibile dal sapiente uso di contrasti tonali e materiali dei due stilisti italiani.
Di Michele Micera
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